Lunedì 30 giugno
- Zion N.P. – Bryce
Canyon |
Sveglia
presto, alle 7 stiamo già
lasciando Las Vegas,
prendiamo la 15 direzione
nord-est, lasciamo il Nevada
passiamo per circa 80 Km in
Arizona (con sosta ad una
riproduzione di un tipico
forte del far west),
entriamo nell’Utah, lo stato
dei Mormoni (cambio fuso
orario da -9 a -8).
Il paesaggio è decisamente
cambiato dal quasi bianco
del deserto siamo passati ad
un paesaggio verdeggiante
che poi diventa tutto rosso.
Arriviamo a Spingdale
all’ingresso dello Zion N.P.
(paesino, poche case ma
molto carino con motel e
dragstore il tutto in stile
western).
Ci riforniamo di cibo e
acqua (compriamo anche una
vasca di polistirolo in cui
mettiamo le bevande e la
frutta con il ghiaccio per
mantenerle freschi… ad
averla avuta alla Death
Valley!).
Entrati nel parco,
parcheggiamo (d’estate è
vietato entrare con la
macchina) e prendiamo la
navetta (comodissima, passa
ogni 6 minuti circa e gli
autisti fanno anche da
guida).
Percorriamo la Scenic Drive
fino alla fine del canyon
(l’ottava fermata)
rimanendone colpiti dalla
sua bellezza.
Ci rendiamo conto che per
godere a pieno del parco
bisognerebbe starci almeno 2
giorni, ma noi abbiamo solo
poche ore da dedicargli, per
cui decidiamo di fare solo
il Riverside walk nel Narrow
canyon.
Si percorre un sentiero di
circa 2 Km (nulla di
speciale se non per i
numerosi scoiattoli che si
possono ammirare), poi si
arriva al Virgin river. A
questo punto occorre
iniziare a camminarci
dentro.
Ce ne freghiamo delle scarpe
e raccolto un bastone
(lasciato da qualcuno che ha
fatto il trekking prima di
noi) iniziamo a camminare
nel fiume guadandolo piu’
volte!!
Si passa dal’acqua fino alle
caviglie a fino alle
ginocchia e a tratti fino
alle cosce.
Il fiume passa infatti
attraverso rocce altre fino
a 500 e più metri e si
stringe sempre di più,
spettacolare. L’acqua non è
particolarmente fredda
quindi dopo tutto il caldo
sopportato finora risulta
anche piacevole, tant’è vero
che Antonello e Severino si
sono fatti anche il bagno.
Purtroppo, vista l’ora,
dobbiamo tornare indietro
(ci saremmo stati tutto il
pomeriggio in questa
meraviglia della natura).
Raggiungiamo la macchina e
proseguiamo il viaggio
direzione Bryce Canyon con
la speranza di arrivare al
tramonto.
Mentre usciamo dallo Zion
N.P. non possiamo fare a
meno di ammirare i suoi
meravigliosi paesaggi con
rocce levigate di colore
rosso e bianco, veramente
notevoli.
Poi in una grande pianura
vediamo un allevamento di
bisonti…
Sì sono nel Far West!
Dopa aver percorso la 89
imbocchiamo la 12, breve
sosta al Red Rock Park (solo
per fare alcune foto),
arriviamo al Bryce Canyon.
Entriamo sempre con l’annual
pass nel parco e, vista
l’ora le 7 passate, ci
precipitiamo al primo punto
panoramico che troviamo: il
Sunset point. Lo spettacolo
che si apre ai nostri occhi
è di un’assoluta bellezza
(vale la pena fare il
viaggio solo per questo).
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E’ indescrivibile il fascino
di questi enormi anfiteatri
di guglie rocciose dal
colore rossiccio! In più lo
spettacolo è ancora, se
possibile, più incantevole
grazie al tramonto.
Rimaniamo estasiati e
passiamo quasi un’ora ad
ammirare lo spettacolo
passeggiando sul sentiero
del Sunset point.
A sole tramontato torniamo
indietro e non trovando
posto al Ruby's Inn ci
fermiamo al Foster’s Motel
(scarso).
Affamati mangiamo (con un
po’ di scetticismo) al
locale ristorante, che però
ci regala una bella
sorpresa… la migliore
bistecca di tutto il
viaggio!
Oramai è tardi e stanchi
andiamo tutti a nanna.
Martedì 1 luglio
- Bryce Canyon |
Mentre gli altri dormono, io
e Antonietta ci svegliamo
presto e, presa la macchina,
torniamo nel parco per
goderci lo spettacolo
dell’alba sul canyon.
Visto che l’alba stava già
iniziando ci fermiamo al
primo punto panoramico: il
Sunrise point.
Lo spettacolo è veramente
mozzafiato, ce lo godiamo
per più di mezz’ora insieme
a circa una ventina di
persone. Mentre tornavamo
indietro abbiamo avuto la
fortuna di vedere diverse
volte dei cerbiatti (uno a
distanza ravvicinatissima).
Evidentemente la mattina
presto, con poca gente, sono
più girovaghi, tant’è vero
che ad un certo punto ci
siamo fermati in
quattro/cinque macchine
perché una famigliola di
cerbiatti stava
attraversando la strada…
meraviglioso!.
Torniamo nel motel ed
insieme agli altri andiamo a
fare colazione.
Finalmente una vera
colazione americana con
tanto di becon
(eccezionalmente buona… la
migliore del viaggio).
Questo motel non è bello, il
ristorante non ispira, ma
noi abbiamo mangiato
benissimo… e speso poco, il
che non guasta.
Dopo colazione, tutti
insieme, torniamo nel parco
(dopo una fermata ai
negozietti dinanzi il Ruby's
Inn). Ci fermiamo per fare
le foto dinanzi l’insegna
del parco e subito dopo
raggiungiamo il canyon.
Anche alla luce del sole
questo posto è decisamente
unico con i suoi splendidi e
originali hoodoos, le rocce
rosse a forma di candela.
Notiamo numerosi sentieri
per passeggiate e escursioni
all’interno del canyon (il
più bello è senza dubbio il
Navajo Loop Trail (circa 2
ore).
Noi siamo scesi solo poche
centinaia di metri, poi, per
mancanza di tempo, decidiamo
di fare il tour con la
macchina lungo la strada
panoramica per visitare
tutti i vari viewpoint,
nell’ordine il Bryce Point,
lo Swamp Canyon e il Farview
point, il Piracy point, il
Natural Bridge, l’Agua
Canyon, il Ponderosa point,
il Black Birch Canyon, il
Rainbow point.
Nel pomeriggio, a
malincuore, lasciamo il
Bryce Canyon, sicuramente
uno degli scenari più
spettacolari e suggestivi
dell’intero West americano,
per dirigerci verso Moab e
l’Arches N.P.. |