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.:: (2008) - Zion NP - Bryce NP

 
Lunedì 30 giugno - Zion N.P. – Bryce Canyon

Sveglia presto, alle 7 stiamo già lasciando Las Vegas, prendiamo la 15 direzione nord-est, lasciamo il Nevada passiamo per circa 80 Km in Arizona (con sosta ad una riproduzione di un tipico forte del far west), entriamo nell’Utah, lo stato dei Mormoni (cambio fuso orario da -9 a -8).

Il paesaggio è decisamente cambiato dal quasi bianco del deserto siamo passati ad un paesaggio verdeggiante che poi diventa tutto rosso.

Arriviamo a Spingdale all’ingresso dello Zion N.P. (paesino, poche case ma molto carino con motel e dragstore il tutto in stile western).

Ci riforniamo di cibo e acqua (compriamo anche una vasca di polistirolo in cui mettiamo le bevande e la frutta con il ghiaccio per mantenerle freschi… ad averla avuta alla Death Valley!).

Entrati nel parco, parcheggiamo (d’estate è vietato entrare con la macchina) e prendiamo la navetta (comodissima, passa ogni 6 minuti circa e gli autisti fanno anche da guida).

Percorriamo la Scenic Drive fino alla fine del canyon (l’ottava fermata) rimanendone colpiti dalla sua bellezza.

Ci rendiamo conto che per godere a pieno del parco bisognerebbe starci almeno 2 giorni, ma noi abbiamo solo poche ore da dedicargli, per cui decidiamo di fare solo il Riverside walk nel Narrow canyon.  

Si percorre un sentiero di circa 2 Km (nulla di speciale se non per i numerosi scoiattoli che si possono ammirare), poi si arriva al Virgin river. A questo punto occorre iniziare a camminarci dentro.

Ce ne freghiamo delle scarpe e raccolto un bastone (lasciato da qualcuno che ha fatto il trekking prima di noi) iniziamo a camminare nel fiume guadandolo piu’ volte!!

Si passa dal’acqua fino alle caviglie a fino alle ginocchia e a tratti fino alle cosce.

Il fiume passa infatti attraverso rocce altre fino a 500 e più metri e si stringe sempre di più, spettacolare. L’acqua non è particolarmente fredda quindi dopo tutto il caldo sopportato finora risulta anche piacevole, tant’è vero che Antonello e Severino si sono fatti anche il bagno.

Purtroppo, vista l’ora, dobbiamo tornare indietro (ci saremmo stati tutto il pomeriggio in questa meraviglia della natura). Raggiungiamo la macchina e proseguiamo il viaggio direzione Bryce Canyon con la speranza di arrivare al tramonto.

Mentre usciamo dallo Zion N.P. non possiamo fare a meno di ammirare i suoi meravigliosi paesaggi con rocce levigate di colore rosso e bianco, veramente notevoli.

Poi in una grande pianura vediamo un allevamento di bisonti…
Sì sono nel Far West!
Dopa aver percorso la 89 imbocchiamo la 12, breve sosta al Red Rock Park (solo per fare alcune foto), arriviamo al Bryce Canyon.
Entriamo sempre con l’annual pass nel parco e, vista l’ora le 7 passate, ci precipitiamo al primo punto panoramico che troviamo: il Sunset  point. Lo spettacolo che si apre ai nostri occhi è di un’assoluta bellezza (vale la pena fare il viaggio solo per questo).

E’ indescrivibile il fascino di questi enormi anfiteatri di guglie rocciose dal colore rossiccio! In più lo spettacolo è ancora, se possibile, più incantevole grazie al tramonto. Rimaniamo estasiati e passiamo quasi un’ora ad ammirare lo spettacolo passeggiando sul sentiero del Sunset point.
A sole tramontato torniamo indietro e non trovando posto al Ruby's Inn ci fermiamo al Foster’s Motel (scarso).
Affamati mangiamo (con un po’ di scetticismo) al locale ristorante, che però ci regala una bella sorpresa… la migliore bistecca di tutto il viaggio!
Oramai è tardi e stanchi andiamo tutti a nanna.

Martedì 1 luglio - Bryce Canyon

Mentre gli altri dormono, io e Antonietta ci svegliamo presto e, presa la macchina, torniamo nel parco per goderci lo spettacolo dell’alba sul canyon.
Visto che l’alba stava già iniziando ci fermiamo al primo punto panoramico: il Sunrise point.

Lo spettacolo è veramente mozzafiato, ce lo godiamo per più di mezz’ora insieme a circa una ventina di persone. Mentre tornavamo indietro abbiamo avuto la fortuna di vedere diverse volte dei cerbiatti (uno a distanza ravvicinatissima).

Evidentemente la mattina presto, con poca gente, sono più girovaghi, tant’è vero che ad un certo punto ci siamo fermati in quattro/cinque macchine perché una famigliola di cerbiatti stava attraversando la strada… meraviglioso!.
Torniamo nel motel ed insieme agli altri andiamo a fare colazione.

Finalmente una vera colazione americana con tanto di becon (eccezionalmente buona… la migliore del viaggio). Questo motel non è bello, il ristorante non ispira, ma noi abbiamo mangiato benissimo… e speso poco, il che non guasta.

Dopo colazione, tutti insieme, torniamo nel parco (dopo una fermata ai negozietti dinanzi il Ruby's Inn). Ci fermiamo per fare le foto dinanzi l’insegna del parco e subito dopo raggiungiamo il canyon. Anche alla luce del sole questo posto è decisamente unico con i suoi splendidi e originali hoodoos, le rocce rosse a forma di candela.

Notiamo numerosi sentieri per passeggiate e escursioni all’interno del canyon (il più bello è senza dubbio il Navajo Loop Trail (circa 2 ore).

Noi siamo scesi solo poche centinaia di metri, poi, per mancanza di tempo, decidiamo di fare il tour con la macchina lungo la strada panoramica per visitare tutti i vari viewpoint, nell’ordine il Bryce Point, lo Swamp Canyon e il Farview point, il Piracy point, il Natural Bridge, l’Agua Canyon, il Ponderosa point, il Black Birch Canyon, il Rainbow point.
Nel pomeriggio, a malincuore, lasciamo il Bryce Canyon, sicuramente uno degli scenari più spettacolari e suggestivi dell’intero West americano, per dirigerci verso Moab e l’Arches N.P..

 

 

 

 
 
 

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