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.:: (2008) - Los Angeles

 
Martedì 8 luglio - Los Angeles

Ore 8.00, colazione e poi si parte per visitare “The Big Nipple" la grande mammella, per distinguerla da New York, ma conosciuta da tutti gli americani semplicemente come L.A.
Ci dirigiamo subito a Beverly Hills, il famoso quartiere reso celebre anche dal film Pretty Woman oltre che da numerosi telefilm.
Percorriamo la Hollywood Bd.,  poi  Sunset Bd e ci fermiamo in Rodeo Drive.  Parcheggiamo la macchina in una sosta con parcometro ed iniziamo a passeggiare per la strada “più cara del Mondo”.

Sarà che veniamo da Roma, ma sinceramente la nostra Via Frattina, con i suoi dintorni, è sinceramente più affascinante… anche qui, dall’altra parte del mondo, ci sono negozi con quasi tutti marchi italiani: da Armani a Gucci, da Versace a Fendi e poi Cavalli etc….
Parallela a Rodeo Drive, c’è la sua parte pedonale Via Rodeo, carina, sempre con negozi, panchine e lampioni fiorati.
Giriamo tranquillamente anche perchè è piuttosto deserta, forse vista l’ora è presto per questa via status simbol.
Antonietta è riuscita a togliersi lo sfizio di fare acquisti a Rodeo Drive comperando delle magliette della Lacoste a ottimo prezzo. Entriamo anche nel Regent Beverly Wilshire ma non si vedono ne Richard Gere e ne Julia Roberts.

Lasciata la Rodeo Drive ci incamminiamo verso la collina di Bel Air e con la macchina facciamo un tour tra le ville, tutte bellissime, di questo famoso quartiere immerse nel verde. Alcune sono molto belle, ma altre sono davvero spettacolari: macchinoni, palme, giardini curati, tutto pulito! C’è addirittura la possibilità di comperare una piccola mappa con l’indicazione delle case dei divi… noi ne facciamo a meno.

Lasciamo i quartieri nobili di L.A. e ci dirigiamo verso Hollywood, la capitale del cinema mondiale. Chiediamo informazioni e ci dirigono tutti verso Wine Street.
Arriviamo, parcheggiamo sempre con il tachimetro, e iniziamo a vedere il famosissimo marciapiede con le stelle dedicate alle grandi star di cinema, musica, radio e televisione.

Scopriamo però che ci troviamo nella parte più estrema dell’Hollywood bl., tra l’altro un po’ anonima, per cui riprendiamo la macchina e percorriamo tutta Hollywood dl. fino al suo cuore.
Lasciamo la macchina in un parcheggio a pagamento e finalmente ci immergiamo in “Hollywood” arrivando davanti il Chinese Theatre, dove avevano luogo le prime dei film, dinanzi il quale si apre una spianata in cui ci sono le famose impronte nel cemento delle mani e dei piedi delle più acclamate stars di Hollywood.

Facciamo le foto di rito, Antonietta chiaramente va su George Clooney. Da segnalare i “nostri” Sophia Loren e Marcello Mastroianni e curiosamente quelle di Paperino.
Visitiamo il Kodak Theatre e percorriamo quasi tutta la Walk of Fame cercando le stelle, tantissime e che occupano entrambi i lati del marciapiede, dei nostri attori e personaggi preferiti e non (Anna Magnani, Queen, Schwarzenegger, John Belushi, Marilyn Monroe, Humphrey Bogart e tantissimi altri) e visitando i vari negozi.

Mangiamo da MD, e poi dopo la nostra passeggiata per Hollywood, riprendiamo la macchina e  decidiamo, percorrendo la Beachwood, una strada in salita, di avvicinarci al famoso “the Sign”, la gigantesca insegna che domina Hollywood dall'alto per fotografarla meglio.
Sono le 14 circa e abbiamo visto tutto quello che ci interessava da vedere a Los Angeles (non è che ci sia altro) per cui decidiamo di fare una visitina agli Universal Studios, che non sono molto lontani.

Arriviamo e troviamo un mega parcheggio organizzatissimo. Decidiamo di evitare la visita della parte dove si trovano i set cinematografici perché il costo ci sembra davvero eccessivo e quindi vediamo  la parte non degli Studios veri e propri, tra i negozi e i ristoranti che ci sono lì intorno. Tanta gente a spasso tra i vari souvenir e le varie attrazioni tra le quali i giochi d’acqua e il tubo a vento.

Dopo due ore lasciamo gli Studios e ci dirigiamo verso il mare percorrendo il Santa Monica Bd. che è anche l'ultimo tratto della “mitica” Route 66. Parcheggiamo vicino al famosissimo Santa Monica Pier, e ci dirigiamo verso la spiaggia resa famosa da “ Baywatch: ma le sventole e i fustoni devono essere rimasti intrappolati nel telefilm, forse causa il tempo (a differenza di L.A. qui è nuvoloso).

La spiaggia è enorme e ben organizzata: le colonnine dei Baywatch sono molto vicine l’una all’altra, è tutta spiaggia pubblica e le zone per i bagnanti si alternano in modo equo con quelle dei surfisti
Lungo la spiaggia corre una pista ciclabile e una pista pedonale.
Oramai sera rientriamo a L.A. per la cena.

Mercoledì 9 luglio - Los Angeles

Oramai siamo alla fine del viaggio, L.A. non è che ci abbia entusiasmato (lo sapevamo già), ci è apparsa soltanto sporca (a parte i quartieri “inn”), spaventosa nelle sue periferie (tanti barboni che si aggirano urlando frasi sconnesse) e nel complesso abbastanza insignificante, altro che la città del sogno americano! Pertanto in mattinata ce la siamo presi comoda, poi caricata la macchina, abbiamo fatto un giro per Downtown girando in macchina per i grattacieli di LA.

A mezzogiorno ci dirigiamo verso l’aeroporto.
Saricato i bagagli io e Antonello abbiamo riportato la macchina (dopo circa 5.700 Km) alla sede dell’Alamo dove dopo un breve controllo ci hanno salutato.  Con una loro comodissima navetta (ottima organizzazione) torniamo al Terminal.
Ci imbarchiamo sul volo Alitalia/Delta alle ore 16.30 e lasciamo il paese a stelle e strisce.

Giovedi 10 luglio - Los Angeles - Roma

Dopo una notte in volo arriviamo a Roma in perfetto orario.
Il viaggio di ritorno c’è pesato meno in confronto a quello dell’andata. Invece il fuso orario l’abbiamo sofferto più al ritorno che all’andata (sono stato in “coma” per quasi 3 giorni… o forse era la stanchezza?).

GOOD BYE AMERICA!!!

 

 

 

 
 
 

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