Domenica 6 luglio
- Phoenix – San
Diego |
Giornata
con un lungo viaggio da
affrontare.
Facciamo colazione (!) nella
piccolissima reception
(questo motel lascia molto a
desiderare), e poi alle 7.30
partiamo direzione est
percorrendo la 10, poi la a
sud con la 85 fino a Gila
Bend ed infine di nuovo ad
est con la 8 per San Diego.
Attraversiamo l’Imperial
Valley, lo Yuma Desert ed il
deserto Mojave (ci sarebbe
tanto da vedere ma i tempi
sono ristretti).
Fa molto caldo e percorriamo
molti chilometri e infiniti
rettilinei d’asfalto. In
tutta la strada abbiamo
incontrato solo 2 aree di
sosta ed è una novità.
Questi americani... nelle
autostrade, oltre a non
avere distributori di
benzina non sanno cosa sia
un’area di sosta.
Nei pressi di Yuma (mi viene
in mente il film “Un treno
per Yuma”) passiamo a poche
centinaia di metri dal
confine messicano e sulla
strada c’è un posto di
blocco fisso (con
restringimento di
carreggiata) in cui vengono
controllate tutte le
autovetture in cerca di
clandestini.
Durante il tragitto, in
pieno deserto, costeggiamo
una ferrovia: incrociamo
prima un lunghissimo treno
merci, poi quando vediamo un
secondo convoglio mi prendo
la briga di contare le
carrozze. Morale 109 vagoni
merci, 2 locomotori in testa
e 1 in coda… incredibile!
Dopo mezzogiorno arriviamo a
San Diego.
Cerchiamo subito alloggio e
lo troviamo al Confort Inn a
111 $ a camera (ottimo e
posizione centralissima).
Ci rinfreschiamo e subito
dopo usciamo alla scoperta
della città. Facciamo la
prima sosta (visto la fame)
all’Hard Rock Cafè (bello)
dove mangiamo più che bene.
Poi, preso il biglietto
giornaliero per i mezzi di
trasporto anche perché ci
dicono che i controlli sono
assidui (e meno male!
abbiamo subito trovato i
controllori che poi sono
poliziotti… meglio non fare
i portoghesi!) prendiamo il
tram rosso e ci facciamo un
giro scendendo e risalendo a
piacere.
Arriviamo al porto che oggi
ospita portaerei,
incrociatori e sottomarini
insieme a splendidi yacht e
barche da pesca. Facciamo un
giro sul lungomare e
arriviamo al molo dove è
attraccata la “Midway” (la
mitica portaerei americana
della seconda guerra
mondiale) trasformata ora in
museo. Ci divertiamo ad
osservare (e fotografare) il
monumento al marinaio e
quello a “Bob Hope”.
Lasciato il lungomare
rientriamo nel centro di San
Diego e dalla V strada (aridaje)
arriviamo nel quartiere di
Gaslamp (il quartiere delle
Lampade a Gas) praticamente
il centro città, ricco di
ristoranti, caffè, locali
notturni e street bar che
fanno colore e rendono viva
la città, e con
un'architettura molto
interessante.
San Diego è una città
gradevole, con un traffico
tutto sommato accettabile,
un downtown a misura d'uomo
ed un ritmo di vita lento e
tranquillo.
Passeggiando per il centro
abbiamo notato che qui
sembrano tutti giovani, non
si vedono persone dai 50
anni in su. Che fine hanno
fatto? Abbiamo incontrato le
classiche bellezze
californiane tutte curve e
senza ciccia e che non
nascondano nulla… sarà la
vicinanza delle spiagge ma
vediamo tantissime ragazze a
spasso in Bikini!
Ceniamo all’aperto in un
ristorante messicano,
chiaramente, in Gaslamp,
così possiamo goderci anche
il via vai del quartiere.
Lunedì 7 luglio
- San Diego –
Barstow – Los
Angeles |
Dopo colazione, caricata la
macchina, nonostante
sappiamo che Sea World,
Balboa Park e San Diego Zoo
sono le principali
attrattive della città,
vista la carenza di tempo a
disposizione, decidiamo di
andare a vedere le famose
spiagge di San Diego, oltre
30, tutte sabbiose e mai
affollate. Le più popolari e
facilmente raggiungibili
sono quelle di Mission Bay
Park, Coronado, La Jolla e
Pacific Beach. Noi optiamo
per quella di Coronado.
Attraverso un bel ponte
raggiungiamo l’isola di
Coronado, posta a chiusura
della baia. Quasi metà isola
è occupata dalla base
navale, nell’altra metà
villette a schiera (non per
niente è uno dei quartieri
inn di San Diego).
Proprio di fronte l’Oceano
Pacifico si trova il
vittoriano Hotel del
Coronado, edificio
totalmente fatto in legno,
considerato monumento
storico, e che ha legato il
suo nome ai più svariati
intrecci politici ed
economici ed in cui sono
stati girati vari films.
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Facciamo una passeggiata
lungo la spiaggia ammirando
l’Oceano Pacifico e poi,
vista l’ora, le 11.30,
riaffrontiamo il ponte che
ci riporta a San Diego e da
lì prendiamo la 215
direzione Nord.
Non
andiamo subito a Los
Angeles, ma allunghiamo di
circa 200 Km fino ad
arrivare a Barstow dove
sorge uno dei più grandi
Outlet di tutti gli States.
Arriviamo alle 13.40,
mangiamo velocemente ad un
fast food e poi dalle 14.00
fino alle 19.00 circa in
giro per negozi. L'outlet di
Barstow è davvero l'outlet
degli outlet: Nike,
Timberland, Billabong, Ralph
Lauren, Gap, Banana
Republic, Diesel ecc. a
prezzi decisamente
concorrenziali.
Tutti noi sinceramente ne
abbiamo approfittato, tant’è
vero che io e Antonietta e
Severino abbiamo comperato
due valigie della Samsonite
in quanto non sapevamo come
riportare a Roma tutto quello che
avevamo comperato.
Subito dopo riprendiamo la
215, direzione sud, poi
giriamo per la 210 direzione
ovest e arriviamo a Los
Angeles alle 21.00 circa e
troviamo alloggio al Confort
Inn per 123 $ a notte per
camera. |