Venerdì 24 giugno
– Roma - Londra |
Finalmente l’America!!!
Siamo eccitati per questo
viaggio quindi arriviamo a
Fiumicino alle ore 11.00 di
venerdì 24 giugno,
imbarchiamo la valigia e
attendiamo pazientemente il
nostro volo British per
Londra previsto per le
13.30. A Londra alle 16.30
ore locali ci aspetta il
volo per Boston il cui
arrivo in terra americana è
previsto per le 18.00 circa
ore locali. Ci imbarchiamo in ritardo
alle 14.30 e per un problema
ai bagagli (ci hanno detto
che non tornavano i conti!?)
partiamo solo alle 15.40.
Nonostante i continui “don’t
worry” da parte dell’hostess, viaggiamo con
l’ansia di perdere la
coincidenza per Boston cosa
che puntualmente si
verifica. Per cui dopo lunga
discussione al banco della British a Londra (ci
volevano far partire il
giorno dopo alla stessa ora)
riusciamo ad ottenere di
essere imbarcati con l’Amerca
Airlains alle ore 10.00
dell’indomani in modo da
arrivare a destinazione alle
12.00 ora di Boston.
Passiamo la notte in albergo
a Londra Heatrow (a spese
chiaramente della British
che ci ha fornito anche di
un kit di “sopravvivenza” in
quanto la valigia – ci
avevano assicurato – sarebbe
stata imbarcata con il volo
dell’America Airlains e che
al momento sarebbe stato
difficile averla per la
notte).
Sabato 25 giugno
– Londra - Boston |
Partiamo da Londra con il
rammarico di aver perso
quasi una giornata a Boston
in quanto avevamo previsto
un soggiorno di solo 1
giorno e mezzo in quella
città. Arriviamo in perfetto
orario e… come volevasi
dimostrare (anche se è la
prima volta che ci succede)
non arriva la valigia. Dopo
aver espletato le pratiche
necessarie raggiungiamo il
“The Boston Park Plaza
Hotel” alle 14.00 e, avendo
a disposizione solo il
pomeriggio, dopo esserci
rinfrescati in fretta,
usciamo alla scoperta della
città.
Vista la posizione
dell’Hotel iniziamo a vedere
il Boston Common (il parco
principale della città), lo
attraversiamo da sud a nord
e ci inoltriamo fino all'Esplanade,
costeggiamo il fiume Charles
fino a raggiungere il
longfellow bridge al di la
del quale si trova Cambridge
(sede della Harvard
University e del
Massachusetts Institute of
Technology - MIT) che
purtroppo per mancanza di
tempo non visitiamo (colpa
della British).
Torniamo indietro
passeggiando per le belle
strade di Beacon Hill il più
ricco quartiere di Boston
(si potrebbe quasi dire il
più aristocratico) dove
spicca la cupola dorata
della Massachusetts State
House con le ondulate file
di case di mattoni che la
circondano e con le sue
strade acciottolate della
collina. Percorrendo Beacon
Hill ritorniamo al Boston
Common che percorriamo tutto
dirigendoci verso Faneuil
Hall.
Passiamo davanti alla City
Hall e raggiungiamo Quincy
Market struttura una volta
adibita a mercato ma ora
piena di caffè e piano bar
alla moda.
All'esterno giocolieri e
altri artisti di strada
eseguono i loro numeri
richiamando numerosi
spettatori. Nei pressi
abbiamo acquistato alcuni
capi di abbigliamento che ci
necessitavano vista la
mancanza della valigia.
Proseguiamo fino
all’acquario da dove ci
godiamo un bel panorama sul
mare.
Subito dopo raggiungiamo
North End, il più vecchio
quartiere di Boston dove
vive gran parte della
popolazione italiana della
città.
Percorriamo Salem Street,
piena di panetterie, caffè,
negozi di gastronomia e di
dolciumi. Raggiungiamo Old
North Church, del 1723, sul
campanile della quale furono
appese due lanterne per
segnalare l'arrivo dal mare
degli inglesi; allo sbarco
seguì ben presto la prima
battaglia della guerra
d'indipendenza americana.
Abbiamo fame quindi torniamo
verso Quincy Market dove
ceniamo.
Dopo cena ci dirigiamo verso
Chinatown e continuiamo a
girare per la città fino a
mezzanotte, poi stremati
raggiungiamo il nostro
hotel.
Ripensiamo ancora alla
British, per colpa della
quale siamo stati a Boston
solo mezza giornata.
Infatti nel giorno che
abbiamo perso avevamo
previsto di vedere la
mattina la parte nord della
città a partire da Charlestown quartiere che
praticamente è un museo
vivente dell'ingegneria
navale del passato di
Boston, poi Cambridge fino
all'università di Harvard.
Nel pomeriggio contavamo di
raggiungere Cape Cod
località marina fuori Boston
luogo di villeggiatura di
presidenti e top-model
(famosa anche per una nota
serie televisiva in onda
anche in Italia).
Domenica 26 giugno
– Boston - New York |
Nonostante la stanchezza ci
svegliamo presto (il fuso
orario si fa sentire) e dopo
un po' raggiungiamo
l’aeroporto per imbarcarci
per New York.
Nonostante il volo interno,
il controllo all’imbarco è
stato minuziosissimo (l’11
settembre alle torri gemelle
2 voli provenivano da
Boston). Dopo 45 minuti di
volo arriviamo a New York
aeroporto La Guardia.
Prendiamo l’autobus di linea
che, percorrendo prima le
strade del Bronx e poi un
tunnel sottomarino per
raggiungere Manhattan, ci ha
portato alla stazione Grand
Central sulla 42 strada
altezza 3 avenue. L’effetto è stupefacente con
tutti quei grattacieli…
“finalmente la grande
mela”.
Non avendo ancora la valigia
decidiamo di raggiungere
l’hotel a piedi anche se è
lunga la passeggiata (si
trova sulla settima strada
poco sotto il central park).
Percorriamo la 42 st e
all’altezza della V av
vediamo tanta gente ferma
sui marciapiedi con la
polizia a fare ordine.
Chiediamo che cosa succede…
sorpresa… stanno aspettando
la sfilata del gay pride.
Decidiamo di rimanere in
attesa e dopo 15 minuti ecco
che inizia il corteo: moto,
poliziotti, sindaci,
deputati, bande, carri...
tutti gay.
Dopo circa un’ora di sfilata
(la cosa va per le lunghe)
decidiamo di andare in
hotel, quindi continuando
sulla 42 st raggiungiamo la
7 av e subito dopo Times
Square (piazza?!?), non è
altro che l’intersezione
della Broadway Av (l'unica
strada obliqua di Manhattan)
con la 7 av (come fa a
starci tutta quella gente a
capodanno?), comunque è
affascinante, piena di
gente, di luminarie, di
negozi… frenesia pura!
Raggiungiamo l’hotel
(sperando di trovare la
valigia... niente da fare!)
e poi passiamo la serata
passeggiando per Times
Square e le vie circostanti
ed entrando in molti negozi
che tra l'altro sono aperti
fin oltre le 10 di sera. |