Sabato 4
luglio –
Istanbul |
Arrivati in hotel, ci siamo
rinfrescati e subito dopo
siamo usciti, abbiamo preso
il tram e ci siamo diretti
al porto di Istanbul.
Per prima cosa ci siamo
immersi nel bazar delle
spezie detto anche Bazar
Egiziano (Mısır Çarşısı),
molto più piccolo del Gran
Bazar visto
(superficialmente) il primo
giorno, con un centinaio di
negozietti con diverse merci
che vanno dai formaggi alla
carne secca alle marmellate
al miele ai dolcetti locali
ai profumi e ad un
assortimento fantastico di
spezie dal profumo intenso:
cannella, cumino, zafferano,
menta, timo e altre erbe e
spezie di ogni genere.
Fuori, sulla piazza
antistante, ci sono
bancarelle di frutta fresca
e di frutta secca (tutta ben
allineata).
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Accanto al bazar sorge la
Moschea Yeni di Eminönü,
imponente costruzione alta
36 m. con 2 minareti.
Attraversando la strada
(oppure passando nei due
affollatissimi sottopassaggi
anch’essi pieni di
negozietti e venditori
ambulanti) ci sono i
principali attracchi per
partenze di battelli dalla
città. Caratteristiche le
barche che vendono il panino
col pesce cotto al momento
da improbabili cuochi in
costume (il tutto mentre le
barche vengono fatte
ondeggiare paurosamente) tra
le urla dei venditori che
richiamano clienti.
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Arrivati alle sette,
riprendiamo il tram e
torniamo in albergo per
preparaci per la cena.
Alle otto abbiamo
appuntamento con Doriana e
Carlo ed insieme, in taxi,
raggiungiamo il ristorante
“Gelik" (ce l’hanno
suggerito da Roma) situato
sul lungomare di Marmara a
sud-ovest della città.
Caratteristica del locale è
che si hanno due ristoranti
in uno: uno per la carne ed
uno per il pesce.
Noi optiamo per il pesce
(antipasto, primo, secondo e
contorno). A gesti abbiamo
indicato quello che volevamo
e come lo volevamo.
Risultato: ottima cena,
pesce squisito, vino
delizioso, servizio
eccellente e prezzo più che
accettabile.
Domenica 5
luglio –
Istanbul |
Finalmente si è dormito
abbastanza. Sveglia alle
8.00 e, dopo colazione al
ristorante all’attico
dell’hotel (panorama sulla
città niente male), siamo
pronti per la visita
(guidata, offerta dalla
nostra agenzia – solo per la
mattina) approfondita di
Istanbul.
Ci ritroviamo con una coppia
del nord Italia insieme ed
un signore di circa
sessant’anni che parla
benissimo italiano (la
nostra guida, bravissimo) a
At Meydani (piazza dei
cavalli), nel quartiere di
Sultan Ahmet, attualmente un
grande giardino pubblico,
dove sorgeva l’antico
ippodromo bizantino, in cui
si svolgevano le corse delle
bighe. Visitiamo i monumenti
ancora esistenti: la Fontana
dell'Imperatore Guglielmo,
opera in pietra che il
sovrano tedesco donò al
sultano Abdul Hamit II nel
1901 in segno di
fratellanza, l'Obelisco di
Teodosio, trasportato a
Costantinopoli da Karnak
(Egitto) nel 390 d.C., la
Colonna Serpentina portata
da Delfi e la Colonna di
Costantino.
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Accanto all’ippodromo sorge
la cosiddetta Moschea Blu (Sultan
Ahmet Camii). La visitiamo
(entrata gratis - ci
togliamo le scarpe, ci
copriamo le gambe con dei
teli ed entriamo).
La Moschea Blu, il
principale luogo di culto
musulmano, il cui nome
deriva dalle sfumature verdi
e blu delle maioliche che ne
tappezzano i muri, risale al
XVII secolo ed è anche
l'unica ad avere sei
minareti.
Usciti dalla moschea e
attraversato il giardino
(con le belle fontane)
arriviamo alla Chiesa Santa
Sofia, il massimo monumento
cittadino e simbolo
dell'architettura bizantina.
E’ circondata da quattro
minareti, tra i quali
troneggia la grande cupola,
bella la fontana per le
abluzioni nel cortile
esterno. L’ingresso è a
pagamento.
Subito dopo chiediamo alla
nostra guida di portarci
alla Cisterna sotterranea,
quindi attraversiamo la
strada e entriamo in un
piccolo palazzetto (20 Lire
turche) e ci ritroviamo
dinanzi ad uno spettacolo
veramente unico. Con le sue
336 colonne e l'alto
soffitto a volta, la
Cisterna Basilica è un'opera
straordinaria che risale
all'epoca bizantina
(costruita da Giustiniano),
quando fungeva da deposito
per le acque della città.
Una passerella permette di
visitarla e se si raggiunge
il fondo, ci si trova
davanti due colonne con alla
base un bassorilievo della
testa di Medusa.
Ci sono anche i pesci…
bellissima!!!
Arrivati a fine mattina
salutiamo la coppia che
stava con noi e la guida e
passeggiamo per l'antico
quartiere alle spalle di
Santa Sofia (carino e
caratteristico).
Infine ci dirigiamo al
vicino palazzo Topkapi
(circondato da circa 1400
metri di mura) ex residenza
dei sultani e centro del
potere dell'lmpero Ottomano
tra il XV ed il XIX sec. I,
oggi uno dei musei più
grandi del mondo. Entriamo
(20 Lire turche) e ci
troviamo all’interno del
primo dei quattro cortili
che compongono questo
labirinto di costruzioni.
Attraversiamo cortile dopo
cortile ammirando tra
l’altro i tesori Imperiali,
i gioielli, le reliquie
sacre, gli abbigliamenti, le
porcellane e gli arredamenti
(tutto molto interessante).
Arriviamo fino in fondo (la
parte più alta) da dove, tra
giardini e chiostri, si gode
una fantastica vista
panoramica sul Bosforo e
sulla città (sia parte
europea che asiatica).
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Rinunciamo alla visita
dell’Harem (altre 20 lire) e
lasciamo questo luogo di
potere per raggiungere
l’imbarcadero da dove
partiamo per una mini
crociera (2 ore - 9 lire)
sul Bosforo (l’ideale
sarebbe stato fare la vera
crociera ma ci voleva
un’intera giornata). La nave
costeggia la parte europea
della città fino al secondo
ponte che la unisce con la
parte asiatica, tornando
indietro costeggiando per
l’appunto la costa asiatica.
Bello lo scenario che si
presenta dinanzi i nostri
occhi, in particolare il
palazzo di Dolmabahce (si
estende per 600 metri lungo
la riva europea del Bosforo)
dove è morto Ataturk,
fondatore della repubblica
turca, il 10 novembre 1938.
Tornati all’imbarcadero
decidiamo di visitare la
Moschea di Solimano il
Magnifico (Süleymaniye Camii),
Con la sua cascata di cupole
su cui svettano quattro
minareti, domina il Corno
d'Oro ed è in assoluto la
più grandiosa della città.
Ormai sera torniamo verso
l'albergo e ceniamo in un
ristorante vicino.
Lunedì 6
luglio –
Istanbul |
Abbiamo deciso di dedicare
l’intera mattina alla visita
della Istanbul moderna, al
di là del Corno d’Oro, per
cui, dopo colazione,
prendiamo il solito tram
(TR1) fino al capolinea di
Kabataş.
Lì prendiamo la funicolare
sotterranea (FN2) e dopo due
fermate siamo a piazza
Taksim, la famosa piazza a
forma di stella, crocevia
della Istanbul moderna,
punto di incontro dei
giovani e con al centro il
Monumento all’Indipendenza.
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Dalla piazza parte la via
pedonale Istikal Caddesi,
strada di shopping piena di
negozi alla moda, librerie
antiche, pasticcerie e,
nelle strade laterali, un
numero infinito di locali
ristoranti, birrerie, e
kebab. Un antico tram di
colore rosso la percorre su
e giù. Questa è una zona che
di sera diventa il centro
mondano della Istanbul
moderna, piena di vita e di
giovani.
Noi invece l’abbiamo
percorsa in assoluta
tranquillità, vista l’ora,
ammirando tra l’altro una
bella chiesa in stile
inglese.
Poi, alla fine della zona
pedonale, iniziamo a
scendere fine a raggiungere
la Torre Galata (costruzione
genovese del 1348 alta 62
metri). Ingresso a pagamento
e con l’ascensore si arriva
al ristorante.
Al piano superiore il night
e ancora sopra ci si può
affacciare e girando
tutt’intorno si gode uno
straordinario panorama sulla
città ed in particolare sul
Corno d'Oro e sul Bosforo.
Dopo la torre ridiscendiamo,
attraverso vicoli
ripidissimi, verso il ponte
di Galata che attraversiamo
(per sfuggire al sole
cocente) nella sua parte
inferiore piena, in entrambi
i lati, di ristoranti e bar.
Da sottolineare (lo avevamo
notato anche i giorni
precedenti) i numerosissimi
pescatori con relative canne
che affollano la parte
superiore del ponte.
Arrivati di nuovo al bazar
egiziano, ci facciamo un
gelato (caratteristici i
gelatai con i loro
chioschetti mobili ed il
modo di girare il gelato), e
ci inoltriamo per i vicoli
alle sue spalle. Saliamo
passando tra vie e vicoli
affollatissimi e pieni di
negozi.
Ci soffermiamo a guardare le
tante merci esposte, la
tantissima e variegata
popolazione di Istanbul (con
anche tanti turisti) che
affolla la zona. Alla fine
quasi senza accorgersene
siamo arrivati al Gran
Bazar. Per cui decidiamo di
passare il tempo rimanente
al suo interno per fare gli
ultimi acquisti.
A sera torniamo nel
quartiere di Sultanahmet
dove mangiamo, in un
ristorantino di poche
pretese, un favoloso kebab.
Martedì 7
luglio –
Istanbul - Roma |
Alle 7.30 siamo in aeroporto
dove alle 9.00 (ora locale)
partiamo con il volo TK1861
per Roma dove arriviamo alle
10.40.
Debbo dire che la Turchia ci
ha favorevolmente colpiti,
abbiamo visto posti
straordinari e pieni di
storia.
In fatto di turismo i turchi
sono molto organizzati e ci
contano tanto per la loro
economia.
La popolazione è cordiale e
si nota molto la loro voglia
di entrare a far parte
dell’Europa.
Altra cosa che ci ha colpito
sono i muezzin che dagli
altoparlanti dei minareti
delle moschee richiamano i
fedeli alla preghiera per
ben cinque volte al giorno.
Vi lascio immaginare
l’effetto che fa su quelli
che li sentono alle 5.00 di
mattina.
Niente da dire… fine di una
bella ed interessante
vacanza. |