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.:: (2009) - Ankara - Cappadocia

 
Sabato 27 giugno – Roma – Istanbul

Alle ore 9.40 siamo a Fiumicino, partenza con volo di linea Turkish Airlines TK 1862 delle 11.40 e dopo 2 ore e mezzo di volo arriviamo ad Istanbul, la porta d’Oriente così come viene definita da secoli.
La città fu fondata dai greci nel 600 A.C. con il nome di Bisanzio. Dopo la conquista da parte di Costantino fu chiamata Costantinopoli e assunse il ruolo di capitale dell'impero romano in Oriente. La città cambiò il nome in Istanbul solo nel 1453 con l'invasione turco-ottomana. Oggi è popolata da circa 12/13 milioni di abitanti ed è l'unica città al mondo ad essere costruita su 2 continenti. La parte europea è divisa dalla parte asiatica dallo stretto del Bosforo, lungo 32 chilometri e largo circa 1 chilometro e mezzo, che mette in comunicazione il mar Nero con il mar di Marmara. La parte europea a sua volta è tagliata in 2 dal Corno d'oro, un braccio di acqua dolce di dimensioni più ridotte. I luoghi storici più interessanti da visitare si trovano concentrati nella città vecchia (dove c’è il nostro albergo).
Alle 16,00 siamo in Hotel, l’Antik, buono ma soprattutto ottima posizione, dinanzi all’università e a 200 metri dal Gran bazar. Passiamo il resto del pomeriggio fino a sera inoltrata a passeggio per il centro storico (Università, Gran bazar e quartiere di Sultanahmet) abituandoci a questa nuova realtà… tanto la visita approfondita la faremo al ritorno dal tour.

Domenica 28 giugno – Ankara - Cappadocia

Sveglia all’alba, trasferimento all'aeroporto di Istanbul e partenza col volo TK 108 delle ore 8.00 per Ankara. Arrivo alle ore 9.00 nella città capitale della Turchia, dove incontriamo la nostra guida, Çağla, per il tour e i nostri compagni di viaggio: una coppia dei castelli Doriana e Carlo, Mimmo e Roberto, una signora di origine domenicana ma residente a New York e zia e nipote filippine, con noi 9 persone… Ok ci ha detto bene.
Iniziamo il tour con la visita al Museo delle civiltà anatoliche (o Museo degli Ittiti).

Situato presso la porta della cittadella (costruita dai Galati), il museo accoglie collezioni di opere paleolitiche, neolitiche, hatti, ittite, frigie, e romane, tanto da farsi un quadro completo della storia e dell’arte delle civiltà anatoliche. Sempre in mattinata raggiungiamo il Mausoleo di Ataturk, tomba monumentale del fondatore della Repubblica Turca. Questo imponente monumento in marmo formato da decine di colonne portanti si trova su una collina ad ovest della città. Oltre ad essere una vera e propria attrazione turistica all’interno del mausoleo sono esposti gli oggetti personali e regali ricevuti da Ataturk. Interessante la sala delle auto d’epoca. Dopo aver visitato il Mausoleo, pranziamo in ristorante e partiamo dirigendoci verso la Cappadocia.

Durante il tragitto sostiamo pochi minuti per vedere e ammirare il grande lago salato (Tuz Gölü), il secondo lago, per ampiezza di tutta la Turchia, il paesaggio è lunare e sembra senza vita, nessun uccello in volo.Proseguiamo il nostro viaggio e alle 16.30 arriviamo in Cappadocia. La nostra guida ci porta subito a visitare la città sotterranea di KaymaKli, un dedalo di cunicoli su otto livelli (di cui quattro visitabili) scavati nel tufo e risalenti tra il IV e il X secolo che servivano da rifugio alla popolazione, per lo più cristiana, per sfuggire dalle persecuzioni e oltre ad essere difficilmente individuabile, per renderla inespugnabile bastava chiudere l'accesso ai corridoi con degli appositi massi che si potevano rimuovere solo dall'interno. Facciamo il percorso (ben illuminato) al suo interno fino al quarto livello sottoterra attraversando depositi per il grano, stalle, camere da letto, cucine e condotte d'aria. Questi cunicoli sono bassi, stretti ed hanno un'inclinazione sbalorditiva, certo non adatti a chi soffre di claustrofobia… ma veramente affascinanti.

Terminata la visita alle 18.00, ci dirigiamo verso la cittadina di Ürgüp dove faremo tappa per la notte e che sarà la base di partenza per visitare la Cappadocia il cui nome deriva da Katpatuka; "paese dei cavalli" come la chiamarono gli Ittiti
Durante il tragitto finalmente veniamo in contatto con i primi enormi funghi di pietra (rocce a forma di cono) che tutti chiamano "camini delle fate". Breve sosta per le fotografie di rito e via verso il nostro hotel (“Perissia” - 5 stelle, buono), che si trova proprio a Ürgüp, il centro turistico più importante di tutta la Cappadocia, nota per i suoi particolari alberghi costruiti all'interno di grotte e ricavati da antiche abitazioni, altre abitazioni sono state convertite in bar o discoteche.
Arriviamo dopo 350 Km di strada per l'ora di cena. Poi piacevole serata passata nel giardino dell’albergo osservando il cielo stellato e parlando con i nostri compagni di viaggio.

Lunedì 29 giugno – Cappadocia

vedi il filmato del volo

Sveglia alle 4.15...
io e Antonietta, con Carlo e Doriana, abbiamo prenotato l’escursione sulla Cappadocia in mongolfiera.
Il prezzo è veramente esorbitante per un’ora di volo… ma chi ci ritorna più?

Quindi pagati 150 € a persona (in contanti altrimenti sarebbero stati 160) siamo pronti all’avventura.
Alle 4,45 ci ritroviamo davanti il nostro hotel e sorpresa… credevamo di essere solo noi o quasi, invece come minimo c’erano 100 persone, matte come noi, in attesa dei minivan che poi ci hanno portato (dopo una 20 di Km) in un grande spiazzo dove c’erano una quindicina di mongolfiere. Quelli dell’ ”Anatolia Balloons”, dopo averci offerto la colazione, ci hanno fatto assistere al “rito” del loro allestimento. Tutte le mongolfiere avevano un cesto per 16 persone, la nostra era l’unica con il cesto per 8 persone. Ci saliamo noi 4 e 4 spagnoli.

Alle 6.00 inizia il volo… lo spettacolo è veramente impressionante. Prima sorpresa, le mongolfiere in cielo sono più di cinquanta (evidentemente c’erano più piazzole e più alberghi di partenza), e già questo offre uno spettacolo affascinante. Poi il “girare” tra i camini delle fate, con la luce dell’alba, passando da pochissimi metri a 450 metri d’altezza, ammirando un paesaggio fiabesco e surreale, unico al mondo, generatosi in milioni di anni con l’azione combinata dei venti e delle piogge che hanno eroso le rocce formando questi stupefacenti canyon, burroni, pinnacoli, coni, ecc, E’ stato veramente qualcosa di inimmaginabile, indescrivibile e spettacolare. Alle 7.00 atterriamo, e dopo aver festeggiato l’esperienza con lo champagne(!?), ci consegnano un “diploma” di volo in mongolfiera… carini e assolutamente organizzati, a quel prezzo!...ma credetemi ne valeva la pena.

Alle 8.00 siamo di nuovo in albergo, doccia, colazione e alle 9.00 pronti per la visita della Cappadocia, questa volta via terra. Iniziamo la visita dalla valle di Göreme (nota anche come museo all’aria aperta, tant’è vero che si paga l’ingresso, dichiarata patrimonio dell’Unesco).
Giriamo tra grotte, anfratti, chiese e cappelle rupestri scavate nei coni di tufo, splendidamente decorate da pitture murali. La maggior parte delle cappelle sono datate dal X al XIII secolo (periodo bizantino). Visitiamo, con le spiegazioni della nostra guida Çağla, il “convento delle monache”, la chiesa di Elmali, la Chiesa Yilanli (chiesa coi serpenti, con bellissimi affreschi dei dannati tra le spire di serpenti), la Chiesa di Santa Barbara, la Chiesa oscura e la chiesa di Tokali (o chiesa della Fibbia).

Tutto molto bello a parte il caldo e la tantissima gente (giapponesi in primis). Lasciamo il “museo” e proseguendo in questa spettacolare valle (probabilmente la più famosa della Cappadocia) piena di coni e camini di fate che conferiscono alla valle un aspetto fiabesco e surreale raggiungiamo la cittadina di Göreme (si possono vedere alberghi, caffè e ristoranti scavati nella roccia).

In seguito, dopo aver sostato in un punto panoramico da dove è stato possibile ammirare un paesaggio da favola, ci siamo diretti verso la Cittadella di Uchisar, punto più alto di tutta la Cappadocia, visibile molto distante anche da altre città della regione. Abbiamo girato fino a raggiungere la sua fortezza (enorme picco di tufo perforato dalle mille cavità), abbiamo visitato l’interno di uno di questi coni (delle vere e proprie case con camere da letto, cucina, balconi ecc.) e gustato altri scorci di questa valle magica.

Dopo aver pranzato in un ristorante tipico, ci siamo diretti verso la valle di Pasabag (nota anche come valle fallica… guardate le foto e indovinate perché). Come già detto, veramente stupefacenti queste formazioni di tufo alte fino a 30 m, originate da eruzioni vulcaniche di grande imponenza, erose dall'acqua e dal vento che hanno assunto forma di torre, piramide o guglia sormontate da massi di pietra.

Nel tardo pomeriggio siamo rientrati in hotel, e ci siamo rinfrescati con una bella nuotata in piscina.
Dopo cena, serata di assoluto relax.

 

 

 

 
 
 

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