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.:: (1990) - Bangkok

 
Domenica 2 Dicembre – Roma – Bangkok

All’ora di pranzo raggiungiamo Fiumicino da dove ci imbarchiamo su un volo Thai (ragazzi che compagnia!!!) alla volta di Bangkok.

Dopo circa 10 ore di volo (la maggior parte notturno – colpisce la miriade di luci che ci sono a New Dheli) arriviamo finalmente in Thailandia.

Lunedì 3 Dicembre – Bangkok

La prima cosa che ci colpisce una ventata di aria bollente e irrespirabile che ci travolge superata la soglia dell'uscita dell'aeroporto. Per fortuna, subito dopo, entriamo nella macchina del nostro trasfert con l'aria condizionata. Partiamo alla volta del nostro albergo e mentre noto che il traffico è caotico ed impazza per tutta la città, la nostra guida ci da consigli su come muoverci durante il soggiorno: per spostarsi in città ci sono i famosi Tuk Tuk, una sorta di veicoli a tre ruote simili agli APE, che corrono come matti in modo un pò spericolato (bisogna contrattare il prezzo prima e far capire bene dove si vuole andare), per raggiungere luoghi più distanti è meglio prendere un Taxi-meter (taxi ufficiale con il tassametro).

Dopo quasi un’ora Arriviamo nel nostro grande albergo di stile occidentale.

Ci rinfreschiamo e dopo un’ora appuntamento alla reception con la nostra guida (sarà con noi solo oggi e domani – quando andremo a visitare il mercato galleggiante) che ci condurrà al Wat Po: il più antico monastero di Bangkok (XVI sec.). Montiamo sulla macchina (aria condizionata a palla) e via alla volta del tempio (Wat).
Il Wat Pho è anche sede di una università di medicina tradizionale, è costituito da diverse strutture e templi ed è "isolato" da alte mura, appena varcata la soglia siamo circondati da una sensazione di pace e rilassatezza che troveremo anche in tutti i templi che visiteremo successivamente.

Non ci sono tanti turisti ma il caldo è tremendo, arriviamo al tempio dove nel suo interno si trova l’immensa statua del Budda sdraiato, che è anche una delle principali attrazioni di Bangkok: una statua colossale di oltre 43 metri d'orata, un vero spettacolo da osservare.

Si entra ovviamente sempre senza scarpe, ed è davvero una gran cosa.

Proseguiamo la visita all'interno del Wat Pho, tra guglie e cime altissime, di uno splendore unico e magnifico, ci imbattiamo anche in una scolaresca di alunni del posto (tutti in divisa) che giocano, danzano, e fanno sport in mezzo ai turisti.
Rientrati in albergo ci cambiamo ed usciamo a vedere la capitale di notte… caos totale!!!

Vaghiamo un po’ fra i vicoli, dove la vita è frenetica: ovunque ci sono carretti da cui si alzano profumi e sapori più o meno gradevoli e la gente seduta ai tavoli di plastica, in terra, in piedi o camminando consuma il suo pasto.

Martedì 4 Dicembre – Bangkok

Sveglia prestissimo e alle ore 7.30, ci troviamo alla hall dell’albergo con la nostra guida che ci accompagna alla visita del mercato galleggiante di Damnernsaduak che ci dicono “vero” a differenza di quello di Bangkok che è costituito per esigenze turistiche.

Dopo circa 100 Km arriviamo, ci fanno salire su un sampang (barca a remi bassa a quattro posti) ed iniziamo a navigare sui canali e qualche tempo dopo vediamo le prime barche con la mercanzia: frutta verdura, pesce ecc..

Il mercato sarà pure “vero” ma anche qui è pieno di turisti. Scendiamo dalla barca e ci inoltriamo tra le tante bancarelle sulla terra ferma.

Dopo più di un’ora di visita torniamo sul nostro sampang e ripercorriamo i canali raggiungendo la nostra autovettura.

Lasciato il mercato galleggiante nella strada del ritorno ci fermiamo a Nakkhon Pathom, conosciuto come il monumento buddista più alto del mondo. In effetti la sua imponenza regala un bel colpo d'occhio, si erge altissimo da una enorme base a forma di campana.
Riprendiamo il cammino e all’ora di pranzo ci fermiamo al Rose Garden dove era fissato il nostro pranzo. Subito dopo assistiamo ad uno spettacolo di incantatori di serpenti e poi ad un’esibizione con gli elefanti… tutto bello ma estremamente turistico! Assistiamo anche allo spettacolo in costume sulle tradizioni tipiche tailandesi.
Verso le 17.00 torniamo a Bangkok. Sulla strada del ritorno noto che in prossimità della città ci sono numerosi cantieri edilizi (anche troppi), chiedo alla nostra guida il perché e lui ci dice che visto la prossima restituzione di Hong Konk alla Cina molti cinesi facoltosi di Hong Kong hanno deciso di spostare i loro interessi a Bangkok per cui si stanno preparando le infrastrutture. 

Arrivati in albergo abbastanza stanchi, meritato riposo e poi di nuovo in giro per la città.
E’ tremenda la “puzza” che mi attanaglia quando passo davanti alle bancarelle che cucinano sulla strada… non riesco a sopportarle, mi fanno venire un groppo in gola!!! Per cui ceniamo da Mac Donald. Dinanzi Mac Donald si apre il quartiere di PatPong.

E' il quartiere storico a luci rosse della città, utilizzato come location di tanti film sul Vietnam, ora brulicante di patetici turisti in cerca di emozioni proibite visto le numerose ragazze (anche minorenni) che si offrono agli occasionali clienti, o semplici curiosi che non sanno veramente dove guardare visto che al centro della via ci sono decine e decine di bancarelle, dove puoi trovare di tutto, da oggetti locali ed artigianali a “tarocchi” di ogni genere (orologi, scarpe, abbigliamento cd musicali ecc).

E visto l’ambiente e la tanta gente… occhio al portafoglio.

Mercoledì 5 Dicembre – Bangkok

Giornata dedicata alla visita dei tanti luoghi di culto della città:
- Il Wat Arun, situato sulla riva ovest del Chao Phraya, ha la più alta e maestosa pagoda della capitale. Da qui all'alba si può rimirare uno splendido paesaggio della città ancora addormentata.
- Il Wat Trimit, il Tempio del Budda d'Oro custodisce l'immagine dell'Illuminato, sfuggita grazie ad uno stratagemma ai Birmani durante il regno di Ayutthaya, alta tre metri e dal peso di circa 5 tonnellate e mezzo, in oro massiccio.
- Il Wat Suthat, ovvero la Grande Altalena: all'occhio appare subito l'immensa struttura di un'altalena. Il tempio conserva il grande Buddha seduto dorato. Da vedere anche le pitture eseguite sotto il regno di Rama III

- Per non parlare poi del GRAND PALACE (Palazzo Reale), si entra attraverso degli enormi cancelli dove tantissimi anni fa entravano gli elefanti che trasportavano il Re all'interno del Palazzo. E’una cittadella piena di palazzi colorati con tetti spioventi e luminosi. All’interno c’è anche Il Wat Phra Kaeo, il Tempio del Budda di Smeraldo, l'immagine sacra più sentita e venerata da tutti i thailandesi. Qui non sono ospitati monaci, ma risiede la leggendaria statua di Budda che si dice sia composta da un solo pezzo di giada ed è considerata intoccabile da mani umane. Il complesso comprende oltre 100 costruzioni e ricalca la storia architettonica Thai di oltre 200 anni. Wat Phra Kaeo è il più santo dei templi tailandesi.

Ma Bangkok non è solo templi e culto…
La città è piena di mercati e di posti interessanti, uno dei quali è senza dubbio Chianatown, Un incredibile quartiere, denso di piccole vie, ristorantini, venditori ambulanti. In pochi metri si passa dalle insegne in lingua Thai a quelle in lingua cinese, con tante insegne luminose e appariscenti, uno spettacolo imperdibile, assolutamente da visitare.

Giovedì 6 Dicembre – Bangkok - Singapore

Ultimo giorno a Bangkok, la Venezia dell’Est, visto che era tutta costruita sui canali.

Ma ora la maggior parte dei canali sono stati cementati e le palafitte in legno sono state sostituite con grattacieli e palazzi moderni. Passiamo la mattinata lungo il Chao Phraya, il fiume che attraversa la città, e sui suoi canali piene di barche.

Notiamo un discreto afflusso su alcuni sampang che hanno in mostra dei serpenti. Incuriositi ci avviciniamo e scopriamo che i capannelli di persone sono dovuti al fatto che vendono la bile dei serpenti… ne spremono il sangue che versano nei bicchieri con acqua e lo bevono avidosamente… dicono che è il massimo dell’afrosidiaco.

Chiaramente ne facciamo a meno!
Purtroppo giunge l'ora di lasciare questa meravigliosa e caotica città, raggiungiamo l'aeroporto pronti a partire per la nostra prossima meta: Singapore. 

 

Wat Mahathat

Wat Arun

Wat Suthat

 

 

 
 
 

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