Domenica 1 luglio
– Rabat |
Dopo poco più di un’ora
arriviamo a Rabat capitale
amministrativa del Marocco
posta sulla riva sinistra
del fiume Bou Regreg (su
quella destra sorge Salè) e
affacciata sull’Atlantico.
Nel viaggio abbiamo
incontrato tantissimi
autovelox e Yassine ci ha
detto che era normale nelle
vicinanze di tutte le città
del Marocco, infatti di
seguito ne incontreremo in
continuazione.
Iniziamo il giro della
città, insieme alla guida
che ci aspettava in loco,
con la visita al Palazzo
Reale (chiaramente dal di
fuori), ed i bastioni e le
muraglie del Mechour che lo
circondano.
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Subito dopo ci rechiamo alla
Moschea incompiuta e alla
Torre di Hassan posta sopra
l’estuario del fiume.
La moschea che doveva essere
la più grande
dell’occidente, con ben 312
colonne e 42 pilastri,
seconda solo a quella della
Mecca, non fu mai portata a
termine e la sua struttura
portante crollò a seguito
del terremoto di Lisbona del
1755.
La vista è comunque
affascinante con questo
grande spiazzo pieno di
spezzoni di colonne.
In fondo allo spiazzo sorge
la Torre Hassan alta 44
metri (doveva essere di 80)
con le sue 4 facciate dalle
decorazioni diverse.
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Dall’altro lato dello
spiazzo sorge il mausoleo
dedicato al re Mohammed V
dove riposano le sue spoglie
e quelle di suo figlio
minore.
Antonietta si è sbizzarrita
a farsi fare le foto con le
guardie (con divise
coloratissime).
Proseguendo la visita
arriviamo a visitare la
Casbah degli Oudaia: la
Porta degli Oudaia, il bel
giardino Andaluso e le belle
stradine con i suoi
saliscendi, gli edifici
imbiancati con la calce e
colorati con l’azzurro (i
colori della lazio.. sigh!!!).
Bello il panorama che offre
la terrazza del caffè Maure
che si apre sull’estuario e
sulla città di Salè.
Poi dopo aver girovagato in
macchina per la città
arriviamo all’hotel Chellah
(discreto) situato nella
zona nuova della capitale,
dove noi 4 ceniamo sul
terrazzo che offre un
discreto panorama sulla
città.
Dopo cena io e Antonietta
usciamo e facciamo un giro
nel vialone principale della
nuova città (pieno di gente
in special modo ragazzi). A
mezzanotte torniamo in
albergo.
Lunedì 2 luglio
– Meknes - Volubilis
- Fes |
Alle 9.00 del mattino
lasciamo Rabat e ci
dirigiamo verso est per
raggiungere Meknes, città
imperiale definita la
“Versailles Marocchina”.
Arriviamo (ammirando i suoi
25 Km di mura fortificate) e
troviamo di nuovo la guida
(questa volta una ragazza)
che ci aspetta per visitare
la città. Si inizia dalla
piazza principale della
città che si chiama place El
Hedim, conosciuta anche come
piazza della distruzione,
poi dalla bella porta Bal El
Monsour (veramente bella)
entriamo nella città
imperiale.
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Visitiamo il Bacino Aguedal
che raccoglieva l’acqua
necessarie per l’irrigazione
dei giardini del sultano e
per la popolazione in caso
di assedio, i magazzini del
grano (locali immensi divisi
in 23 navate) e le Stalle
Regie (peccato che il
soffitto sia crollato quasi
subito in quanto piatto) che
poteva contenere 12.000
cavalli e altrettanti
stallieri.
La guida, dopo aver girato
per la città imperiale, ci
porta a visitare il mausoleo
di Moulay Ismaïl e la
Moschea (bella con le sue
piccole sale e fontane).
All’uscita della moschea un
po’ di shopping nei negozi
vicini.
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Dopo di che giriamo con la
macchina per tutta la città
(che sembra addormentata e
aggrappata ad uno splendore
che non esiste più) fino a
raggiungere il ristorante
dove pranziamo (ottimo).
Lasciamo Meknes e ci
dirigiamo verso Moulay
Idriss (la seconda città
santa dell’Islam dopo la
Mecca) distante 22 Km e
arroccata su di una collina
(che vediamo senza fermarci)
a cui piedi (5 Km) su un
altopiano a 390 metri di
altezza si trova l’antica
città romana di Volubilis
che visitiamo a fronte di un
biglietto di 20 dirham (2
euro circa).
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Anche se i palazzi sono
ormai solo rovine è
possibile ammirare l’Arco di
Trionfo, la porta di Tangeri
(unica rimasta delle otto
che cingevano la città), il
Campidoglio, la Basilica, il
Foro ed i Bagni pubblici.
Ma le cose più interessanti
sono le case private tra cui
quella di Orfeo che sono
ornate da splendidi mosaici
ben conservati.
Il caldo è opprimente ma
sotto l’Arco di Trionfo dal
quale si vede tutta la
vallata, arriva un vento
refrigerante (mica stupidi i
romani).
Lasciamo Volubis e facciamo
rotta verso Fes che
raggiungiamo quasi in
serata. Piccolo giro
orientativo nella città
nuova (grande viale con
belle fontane) e poi andiamo
nel nostro albergo, il Crown
Palace, ottimo sia come
struttura (stanza
ampissima), che come cibo
(servizio eccellente).
Dopo cena passeggiata
digestiva lungo il grande
viale della città nuova. |