Sabato 30 giugno
– Roma - Casablanca |
Arriviamo alle sette del
mattino a Fiumicino e ci
imbarchiamo sul volo
Alitalia in partenza per
Casablanca alle 9.10 (soliti
30 minuti di ritardo) e dopo
2 ore e 50 minuti di volo
siamo a Casablanca, in
Marocco.
Ci aspetta Yassine
(l’autista che sarà con noi
per tutto il tempo) e con
una Mercedes 111 ci porta al
nostro albergo (Hotel Basma,
dignitosissimo e soprattutto
centrale), ore 12,30 locali.
Ci aspettavamo un caldo
torrido invece troviamo 23
gradi, comunque decidiamo di
riposarci e alle 4 del
pomeriggio iniziamo a girare
per la città.
Il suo nome deriva
dall’arabo Dar el Beida che
significa “casa bianca”, è
una grande città in continua
crescita, la seconda città
più popolata dell’africa
dopo Il Cairo (ufficialmente
3 milioni di abitanti,
ufficiosamente più di 5). La
sua fama è in gran parte
legata al film interpretato
da Humphrey Bogard e Ingrid
Bergman (poco importa se è
stato girato quasi
esclusivamente ad
Hollywood).
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La vita della città ruota
intorno a due grandi piazze,
place Mohammed V da cui
partono le principali
arterie di comunicazione (a
poca distanza dal mare e
dalla Medina) e place des
Nations Unies.
Noi decidiamo di arrivare
alla prima piazza e da li
girare intorno alle mura
della Medina (passando per
la sqala, la fortezza
prospiciente il mare)
osservando il modo di vivere
della gente del luogo. Poi
raggiungiamo l’area pedonale
tra place d’Aknoul e
boulevard de Paris affollata
da negozi di ogni genere,
per poi arrivare a place des
Nations Unies.
Rientriamo in albergo per la
cena e dopo ci facciamo una
passeggiata in centro nella
Casablanca notturna.
Domenica 1 luglio
– Casablanca - Rabat |
Alle 8.30 del mattino siamo
(con i bagagli) nella hall
dell’albergo dove Yassine
(insieme alla guida di
Casablanca - una donna) ci
aspetta per iniziare il
tour. E li conosciamo le
nostre compagne di viaggio:
Rosa e sua figlia Giulia di
Milano.
Subito dopo le presentazioni
iniziamo il giro guidato di
Casablanca iniziando da
place des Nations Unies (con
i suoi palazzi anni venti:
le Poste, la Prefettura e il
palazzo di giustizia). Poi
raggiungiamo l’unica chiesa
cristiana aperta al culto di
Casablanca: la chiesa di
Nostra Signora di Lourdes
(ma essendo domenica non si
può visitare… boh!).
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Da li la guida ci porta al
Palazzo Reale (anch’esso non
si può visitare come del
resto tutti i palazzi reali
che il re ha praticamente in
tutte le città del marocco),
ci accontentiamo di
ammirarne le mura, l’ampio
piazzale (percorribile fino
a metà della sua ampiezza,
poi è off-limits) e le
grandi porte d’accesso.
Vicino il Palazzo reale c’è
la medina nuova chiamata
anche quartiere degli
Habbous, risalente agli anni
venti con case bianche e
pietre color ocra, piccole
piazze con panchine in
pietra e aiuole nel mezzo e
tante botteghe di artigiani,
il tutto in stile moresco.
Ma la cosa che più ci ha
colpiti e senza dubbio la
grande Moschea Hassan II
(ingresso a pagamento - 10
€, ma ne vale la pena).
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Inaugurata nel 1993, la
moschea ha una posizione
invidiabile subito a ridosso
del mare, un piazzale
immenso, un minareto alto
200 m con due ascensori che
portano alla sua sommità e
può contenere all’interno
fino a 25.000 persone.
L’interno è veramente bello:
la sala delle preghiere da
cui pendono 50 enormi
lampadari di Murano è
completamente scoperchiabile
in pochi secondi. Belli
anche i due “bagni” uno per
gli uomini e uno per le
donne con i loro mosaici, le
loro sale e le loro fontane
con relative piscine.
In ultimo la guida ci porta
in visita al Mercato
Centrale. E’ il mercato, in
parte scoperto, di frutta,
verdura e pesce. In nessun
altro mercato marocchino (e
non solo) si può trovare
tanta varietà di prodotti
freschi, impilati
perfettamente nelle ceste e
nelle casse. Nel complesso
una passeggiata tra tanti
colori e profumi.
Salutata la guida ci
rechiamo alla “Corniche” d’Ain
Diab. Praticamente il
lungomare di Casablanca
ricco di piscine e
ristoranti tipici. Li
mangiamo in un ristorante e
poi ci soffermiamo a vedere
la spiaggia affollatissima
(non mi lamenterò più delle
nostre spiagge) e gli
abitanti del luogo fare il
bagno in un mare pieno di
cavalloni.
Nelle prime ore del
pomeriggio lasciamo
Casablanca e ci dirigiamo
tramite autostrada a Rabat
distante circa 80 Km. |