Venerdì 1 luglio
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Mostar – Medjugorje
– Makarska |
Partiamo
di buon mattino e usciamo da
Dubrovnik passando sul bel
ponte posto alla fine della
città direzione nord
sull’unica strada che porta
a Spalato. La macchina è una
favola ma ancor di più è
affascinante il paesaggio
che cambia ad ogni curva. Ad
un certo punto troviamo la
dogana con la Bosnia
(pochissimo controllo) e
dopo circa 20 km (finita la
striscia di mare della
Bosnia e che spezza in due
la Croazia) di nuovo dogana
e rientriamo i n Croazia.
Proseguiamo sempre in
direzione nord per alcuni Km
e poi giriamo verso
l’entroterra dove arriviamo
ad una nuova dogana con la
Bosnia (questa volta i
controlli sono accurati).
Superata la dogana ci
dirigiamo verso Mostar una
delle città simbolo della
guerra balcanica e altro
centro patrimonio Unesco.
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Arrivati il primo impatto non è
dei migliori, perché la
periferia si trova in uno
stato di degrado, ci
colpisce innanzitutto vedere
scheletri di case e palazzi
bucherellati retaggio del
conflitto e per le strade
diversi bambini a piedi
scalzi che chiedono
l’elemosina.
Entriamo nella
città vecchia e all’interno
delle mura la situazione è
decisamente migliore,
infatti il centro strorico è
più curato e pulito. Siamo
fortunati, parcheggiamo
dalla parte cristiana
vicinissimo al simbolo di
Mostar: il celebre ponte di
pietra, lo Stari Most, che
unisce la parte cristiana
con quella musulmana della
città, divise dal fiume
Neretva.
Il ponte fu
distrutto nel 1993 ed è
stato ricostruito con i
soldi dello stato italiano e
da una ditta italiana nel
2004. Percorriamo un
vialetto ciottolato pieno di
negozietti che vendono
souvenir ed arriviamo al
ponte.
E’ affollatissimo
(devono essere arrivati
alcuni bus turistici), per
cui ci affrettiamo a
passarlo e passiamo sul lato
mussulmano anch’esso
movimentato e pieno di
negozietti.
Andiamo a
visitare la moschea prima
dell’arrivo dell’orda dei
turisti.
Il tempo di
affacciarsi sul fiume, fare
qualche foto, fare qualche
piccolo acquisto e torniamo
al ponte simbolo della
divisione e al tempo stesso
del tentativo di unione
delle due anime religiose
della Bosnia, questa volta
molto meno affollato così ci
è più facile ammirare la sua
bellezza e la sua armonia
architettonica. Bello anche
il panorama sul fiume con le
sue sponde verdeggianti.
Torniamo alla macchina e
lasciamo Mostar.
Puntiamo su Medjugorje,
quindi percorriamo una
strada non comodissima
risalendo un altopiano con
un paesaggio desolato e
montagnoso fin quando di
colpo compaiono negozi,
alberghi, ristoranti e
tantissimi pullman (quasi
tutti italiani) a ridosso
del Santuario.
Visitiamo il Santuario e il
vasto piazzale retrostante
dove è presente una statua
della Vergine.
Facciamo uno
spuntino in un ristorante
nei pressi e subito dopo
raggiungiamo il luogo
preciso dell’apparizione
della Madonna ai sei
ragazzini ora veggenti: la
collina delle Apparizioni (Podbrdo).
La collina si trova nella
frazione di Bijakovici, dove
abitavano i sei veggenti, a
1,5 Km dalla Chiesa di San
Giacomo. Salire sulla
collina (anche per il caldo
opprimente) è faticoso sia
per la forte pendenza e sia
per il fondo ricoperto quasi
completamente da pietre
aguzze e senza un vero e
proprio sentiero.
Sulla
sommità c’è una statua della
Madonna dove i pellegrini si
raccolgono in preghiera.
Lasciata la collina ci
rimettiamo in macchina e
lasciamo Medjugorje passando
sotto il Krizevac (il monte
della croce). La visita (a
differenza ad esempio di
Fatima) non ci ha
particolarmente colpiti, il
sentimento delle persone era
sincero ma tutto il business
intorno ci ha un po’ deluso.
Ritrovare la via per Spalato
non è stato semplice, ci si
può trovare, come è successo
a noi, in tortuose e lente
vie di montagna. Comunque
alla fine vediamo la
nuovissima autostrada che
porta a Spalato e la
prendiamo. Durante il
viaggio di avvicinamento
alla città vediamo
l’indicazione per Makarska e
a 200 metri dallo svincolo
decidiamo di cambiare
programma e puntare
direttamente sulla sua
rinomata riviera per fare
tappa fissa per le nostre
vacanze, per cui usciamo
dall’autostrada.
Torniamo quindi indietro,
per una trentina di Km, su
una strada panoramica tutta
in discesa veramente
affascinante fino ad
arrivare a Makarska. Ci
colpiscono le tante persone
ai bordi delle strade che
con cartelli offrono
alloggio nelle loro case.
Noi prima proviamo in
qualche albergo, ma i prezzi
sono veramente esorbitanti,
poi dopo aver visto alcune
offerte di privati (da 30 a
60 €) che vanno dalla
singola stanza a
miniappartamenti decidiamo
di prendere nonostante il
prezzo (80 € al giorno) ed
il fatto che si trovi al 5°
piano senza ascensore un
appartamento in quanto (a
parte la grandezza e il
fatto che è nuovissimo) ha
un bel balcone che si
affaccia sul mare e sulle
isole prospicienti. In più
la padrona ci offre oltre ad
una bottiglia di vino e una
di vodka, la sua pennetta
per navigare su internet.
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Oramai sera scendiamo sul
lungomare per cena (su
consiglio della signora
dell’appartamento) e ci
fermiamo tra i tanti
ristoranti al “Dinner’s
delight” (ad occhio ci
sembrava il più pulito) e
visto che volevamo mangiare
sui tavoli in riva al mare,
ci hanno offerto l’aperitivo
finché non si è liberato un
tavolo. Ottima cena a base
di pesce e prezzo veramente
conveniente, 30 € in due
compreso le bevande.
Poi
passeggiata serale, rientro
a “casa” e ammazzacaffè al
fresco sul balcone con vista
panoramica.
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