Martedì 6 luglio
– Merida |
In
volo con Aerocaribe diretti
a Merida (capitale dello
Yucatan), ci capita poco
prima di arrivare un vuoto
d’aria che definirei
veramente impressionante, ma
al momento dell’atterraggio
capiamo perché siamo partiti
in anticipo… praticamente
stavamo in mezzo ad un
uragano che il pilota ha
cercato di anticipare e,
debbo dire, che è stato
veramente bravo a portarci a
terra. Eravamo felicissimi
(e non solo noi) nel momento
in cui ci siamo fermati con
l’aereo (ore 17.50).
Dopo venti minuti era finito
tutto e siamo stati
accompagnati al nostro
hotel: Los Aluxes (un po’
vecchio ma buono e
soprattutto in centro –
calle 60). Come al solito,
anche se iniziava la sera e
faceva un caldo opprimente,
partiamo per la visita della
città lungo la via
principale (appunto calle
60) passando per piazza S.
Lucia (bella), l’Università
dello Yucatan, il Parque
Hidalgo (caratteristico) e
raggiungendo subito dopo lo
zocalo: Plaza Grande
(bella). Su di un lato della
piazza sorge la Cattedrale
(bella) e dall’altro lato il
Palacio Municipal (sempre
bello). Oramai affamati ci
siamo fermati in un locale
al Parque Hidalgo dove
abbiamo cenato e gustato il
passeggio.
Mercoledì 7
luglio – Uxmal -
Kabah - Merida |
Al mattino (ore 9.00)
partiamo per la visita a
Uxmal e Kabah, escursione
che avevamo prenotato
dall’hotel la sera prima,
minivan (6 persone) + la
guida (in spagnolo ma si
faceva capire anche in
italiano) + pranzo a 380$ a
testa (niente male). Dopo
un’ora di viaggio arriviamo
a Uxmal uno dei principali
siti Maya dove si possono
ammirare tante meraviglie:
la piramide del “Adivino”
(piramide dell'indovino)
imponente che si trova
proprio all’entrata del
sito, "Il quadrangulo de las
mojas", El Palacio del
Gobernador" e la Gran
Piramide (altra dura
salita). Il sito è pieno di
“mascheroni” (il viso di
Chac il dio della pioggia)
con il suo caratteristico
naso a proboscide. Durante
la visita incontriamo
Michele, Alessandra ed Elisa
con i quali prendiamo
appuntamento per la sera.
La giornata era veramente
molta calda – “Mucho Calor”
– quindi decidiamo (noi sei
con l’autista-guida), prima
di pranzare sempre a Uxmal,
di andare a visitare Kabah
(a circa 20 Km). Dopo
mezz’ora eravamo nel sito
(più piccolo, gratis ma
interessante): Palacio de
los Mascarones (più di 300
raffigurazioni del dio Chac),
La piramide de los
Mascarones, El Palacio e
l’unica statua intatta che
abbiamo trovato in tutto il
Messico.
Dopo la visita a Kabah,
raggiungiamo di nuovo Uxmal,
dove pranziamo (alle 15.00),
e poi torniamo a Merida.
Piccolo riposo e poi di
nuovo in strada: il Paseo de
Montejo (classico coloniale)
e poi di nuovo il centro.
Merida è veramente una bella
città, nonostante in gran
traffico e il grandissimo
caldo… caratteristiche le
sue carrozze trainate da
cavalli (sembra di essere a
Roma con le sue ormai
sparite botticelle).
Ci incontriamo con i nostri
amici e prima di andare a
cena comperiamo 2 amache
matrimoniali a 200$ l’una (Merida
e la patria delle
amache). La serata finisce
con un’ottima cena.
Giovedì 8 luglio
– Chicén Itzá |
Ore 8.00 si lascia Merida
con un minivan
(autista-guida che parla
benissimo l’italiano) dove
ritroviamo Michele,
Alessandra, Elisa, Santi e
sua moglie (sembra di essere
in Chiapas) e si inizia il
viaggio verso Chicén Itzá
(circa 200 Km) nella zona
settentrionale dello
Yucatan.
Dopo circa 2 ore arriviamo
in questo splendido sito
maya che è senz’altro il più
visitato del Messico sia per
la sua grandezza (circa 30
costruzioni visitabili sulle
100 esistenti) che per la
vicinanza con Cancan. Appena
entrati, la nostra guida ci
porta a vedere il campo de "Juego
de la pelota" (il gioco
della palla) il più grande
visto finora (pare che gli
antichi maya giocassero con
una palla toccandola solo
con fianchi ginocchi e
gomiti cercando di farla
passare in un anello posto
sulla parete del campo. Non
si sa ancora se il capitano
della squadra vincitrice o
di quella perdente
decapitasse l’altro come
sacrificio al dio). Subito
dopo abbiamo visitato la
piramide de Kukulcán, il
famoso "El Castillo" (ci
sono entrato anche dentro).
Si sale e scende solo su due
pareti (una della quali ha
una corda in centro per
facilitare i turisti):
panorama stupendo dall’alto,
molta gente aveva difficoltà
nello scendere vista la
ripidità della scalinata.
Belli anche il "Templo de
los Guerreros" (Tempio dei
Guerrieri) e il "Grupos de
las mil columnas" (Gruppo
delle mille Colonne).
Altrettanto emozionante è "El
Caracol" (l’osservatorio).
Poi percorrendo per circa
300 m una strada accidentata
si arriva al “Cenote Sacro”,
un imponente pozzo naturale,
pieno d’acqua, di 60 m di
diametro per 35 m di
profondità dove i Maya
gettavano sia bambini che
donne o giovani sempre per
ingraziarsi il loro dio.
Dopo la visita andiamo a
pranzo in un piccolo
villaggio vicino Chicén
Itzá.
Finito di mangiare lasciamo
lo stato dello Yucatan
entrando nello stato di
Quintana Roo per raggiungere
Cancun. |
|
|