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.:: (2004) - Yucatan

 

Martedì 6 luglio – Merida

In volo con Aerocaribe diretti a Merida (capitale dello Yucatan), ci capita poco prima di arrivare un vuoto d’aria che definirei veramente impressionante, ma al momento dell’atterraggio capiamo perché siamo partiti in anticipo… praticamente stavamo in mezzo ad un uragano che il pilota ha cercato di anticipare e, debbo dire, che è stato veramente bravo a portarci a terra. Eravamo felicissimi (e non solo noi) nel momento in cui ci siamo fermati con l’aereo (ore 17.50).
Dopo venti minuti era finito tutto e siamo stati accompagnati al nostro hotel: Los Aluxes (un po’ vecchio ma buono e soprattutto in centro – calle 60). Come al solito, anche se iniziava la sera e faceva un caldo opprimente, partiamo per la visita della città lungo la via principale (appunto calle 60) passando per piazza S. Lucia (bella), l’Università dello Yucatan, il Parque Hidalgo (caratteristico) e raggiungendo subito dopo lo zocalo: Plaza Grande (bella). Su di un lato della piazza sorge la Cattedrale (bella) e dall’altro lato il Palacio Municipal (sempre bello). Oramai affamati ci siamo fermati in un locale al Parque Hidalgo dove abbiamo cenato e gustato il passeggio.

Mercoledì 7 luglio – Uxmal - Kabah - Merida

Al mattino (ore 9.00) partiamo per la visita a Uxmal e Kabah, escursione che avevamo prenotato dall’hotel la sera prima, minivan (6 persone) + la guida (in spagnolo ma si faceva capire anche in italiano) + pranzo a 380$ a testa (niente male). Dopo un’ora di viaggio arriviamo a Uxmal uno dei principali siti Maya dove si possono ammirare tante meraviglie: la piramide del “Adivino” (piramide dell'indovino) imponente che si trova proprio all’entrata del sito, "Il quadrangulo de las mojas", El Palacio del Gobernador" e la Gran Piramide (altra dura salita). Il sito è pieno di “mascheroni” (il viso di Chac il dio della pioggia) con il suo caratteristico naso a proboscide. Durante la visita incontriamo Michele, Alessandra ed Elisa con i quali prendiamo appuntamento per la sera.

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La giornata era veramente molta calda – “Mucho Calor” – quindi decidiamo (noi sei con l’autista-guida), prima di pranzare sempre a Uxmal, di andare a visitare Kabah (a circa 20 Km). Dopo mezz’ora eravamo nel sito (più piccolo, gratis ma interessante): Palacio de los Mascarones (più di 300 raffigurazioni del dio Chac), La piramide de los Mascarones, El Palacio e l’unica statua intatta che abbiamo trovato in tutto il Messico. 
Dopo la visita a Kabah, raggiungiamo di nuovo Uxmal, dove pranziamo (alle 15.00), e poi torniamo a Merida. Piccolo riposo e poi di nuovo in strada: il Paseo de Montejo (classico coloniale) e poi di nuovo il centro. Merida è veramente una bella città, nonostante in gran traffico e il grandissimo caldo… caratteristiche le sue carrozze trainate da cavalli (sembra di essere a Roma con le sue ormai sparite botticelle).

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Ci incontriamo con i nostri amici e prima di andare a cena comperiamo 2 amache matrimoniali a 200$ l’una (Merida e la patria delle amache). La serata finisce con un’ottima cena.

Giovedì 8 luglio – Chicén Itzá

Ore 8.00 si lascia Merida con un minivan (autista-guida che parla benissimo l’italiano) dove ritroviamo Michele, Alessandra, Elisa, Santi e sua moglie (sembra di essere in Chiapas) e si inizia il viaggio verso Chicén Itzá (circa 200 Km) nella zona settentrionale dello Yucatan. 
Dopo circa 2 ore arriviamo in questo splendido sito maya che è senz’altro il più visitato del Messico sia per la sua grandezza (circa 30 costruzioni visitabili sulle 100 esistenti) che per la vicinanza con Cancan. Appena entrati, la nostra guida ci porta a vedere il campo de "Juego de la pelota" (il gioco della palla) il più grande visto finora (pare che gli antichi maya giocassero con una palla toccandola solo con fianchi ginocchi e gomiti cercando di farla passare in un anello posto sulla parete del campo. Non si sa ancora se il capitano della squadra vincitrice o di quella perdente decapitasse l’altro come sacrificio al dio). Subito dopo abbiamo visitato la piramide de Kukulcán, il famoso "El Castillo" (ci sono entrato anche dentro).

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Si sale e scende solo su due pareti (una della quali ha una corda in centro per facilitare i turisti): panorama stupendo dall’alto, molta gente aveva difficoltà nello scendere vista la ripidità della scalinata. Belli anche il "Templo de los Guerreros" (Tempio dei Guerrieri) e il "Grupos de las mil columnas" (Gruppo delle mille Colonne). Altrettanto emozionante è "El Caracol" (l’osservatorio).
Poi percorrendo per circa 300 m una strada accidentata si arriva al “Cenote Sacro”, un imponente pozzo naturale, pieno d’acqua, di 60 m di diametro per 35 m di profondità dove i Maya gettavano sia bambini che donne o giovani sempre per ingraziarsi il loro dio.

Dopo la visita andiamo a pranzo in un piccolo villaggio vicino Chicén Itzá.
Finito di mangiare lasciamo lo stato dello Yucatan entrando nello stato di Quintana Roo per raggiungere Cancun.

 

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