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.:: (2003) - Sharm el Sheik

     

Deserto & Mar Rosso

 

Questa volta decidiamo per una vacanza veramente rilassante: mare, mare, e poi ancora mare... 
meta Sharm el Sheik. 

Prenotiamo il viaggio da Anita la nostra amica dell'agenzia Caesartour che tra l'altro ci consiglia l'albergo: il Laguna Vista.

Con noi viene anche Barbara, la sorella di Antonietta. 

Mappa
Sabato 28 giugno - Roma - Sharm el Sheik

Ore 10.00 del mattino, aeroporto di Fiumicino, si parte… sorvoliamo il mediterraneo direzione Tripoli poi si vira a sinistra e si entra in Egitto (dall’alto si vede molto bene: tutto deserto). Passiamo sopra la valle del Nilo a sud del Cairo (e qui si vede la striscia di verde che costeggia ambedue le sponde del fiume).

Attraversiamo il Mar Rosso e atterriamo a Sharm alle ore 14.00 circa. Passata la dogana con l’autobus, che ci aspettava, superiamo Naama Bay e arriviamo al nostro hotel: il Laguna Vista - all inclusive (che pacchia).
Veniamo accolti da un cocktail di benvenuto ed accompagnati nelle camere (grandissime, belle e con una vista eccezionale – vedere la prima foto).

Poi subito dopo si va a pranzo e di seguito si va alla scoperta dell’albergo (giardino immenso, con tre piscine e fiumiciattoli artificiali, che arriva fino al mare): ci fa subito un’ottima impressione. C’è anche un gruppo di animatori che ci informa tra l’altro delle varie attività ed escursioni possibili.
Arriva subito la sera: cena e vita d’albergo.

Domenica 29 giugno - Sharm el Sheik

Unica preoccupazione: andare al mare. Arriviamo sulla spiaggia dell’hotel: ombrellone e lettini con grandi spazi a nostra disposizione. 
Il mare è favoloso, capiamo il perché del “Laguna vista”: per circa 30 metri il mare è una laguna che tra alta e bassa marea varia in profondità da 10 a 20 cm, subito dopo i 30 metri si ha una profondità di circa 1 metro per poi dopo circa trecento metri (in linea d’aria) arrivare alla barriera corallina.

Passiamo l’intera giornata a prendere il sole e a fare il bagno con l’acqua caldissima.

Unico intervallo il pranzo e un piccolo riposino in stanza.

il riposo

il riposo 2

Lunedì 30 giugno - Sharm el Sheik

Altra giornata dedicata al riposo assoluto (era quello che volevamo): solo mare.

Nel pomeriggio (alle 15.00 – che caldo, circa 40 gradi ma essendo secco è facilmente sopportabile) insieme a Bob (un ragazzo dell’animazione) e ad altri villeggianti raggiungiamo a piedi, nella laguna, la barriera corallina dove facciamo snorkeling.

Non ci sono parole: uno spettacolo unico, tantissimi pesci coloratissimi, un paradiso. Riesco a vedere, subito fuori la barriera, anche uno squalo, chiaramente fuga precipitosa all’interno della barriera.
Nella serata, visita al casinò locale... ho perso!!! (ma non tanto).  

pesce chirurgo

razza

Martedì 31 giugno - Sharm el Sheik

Mattina al mare, pranzo (a proposito niente male il cibo, bisogna solo stare attenti all’acqua non imbottigliata, alle verdure e anche ai dolci per non avere fastidiosi problemi “intestinali”).

Dopo il riposino pomeridiano decidiamo io e Antonietta di andare alla scoperta del deserto o meglio vedere il tramonto nel deserto.
Partiamo (insieme a Pino e sua moglie ……. coppia calabrese simpaticissima in viaggio di nozze che alloggia al nostro stesso hotel e con cui facciamo amicizia) con un pulmino che ci porta poco fuori Naama Bay: deposito moto a quattro ruote. Compro un kefie e ci bardiamo, sembriamo 2 banditi.

Saliamo sulla moto e via si parte a 60 Km/h nel deserto, in una distesa immensa di sabbia con relative dune (che figata).

Ci fermiamo in un accampamento beduino dove è possibile fare un giro sul cammello.

Ripartiamo e raggiungiamo una grotta che la guida ci invita a percorrere.

All’uscita troviamo uno spiazzo in cui sorge una tenda nella quale ci viene offerto il classico the beduino (alla mente e molto dolce) e ci fanno fumare il narghilè (buon sapore di mela). 
Si riparte e si va alla valle dell’eco (lo dice il nome). 
E’ ormai il tramonto quando iniziamo a tornare al deposito: uno spettacolo veramente affascinante, i colori del deserto sono indescrivibili, veramente emozionante. 
Anche se molto turistica questa escursione ci è piaciuta e poi è divertentissimo guidare la moto a quattro ruote sulle dune (che sballo!).

deserto4

deserto5

Mercoledì 1 luglio - Sharm el Sheik

Si parte per un’escursione per l’intera giornata: il parco naturale di Ras Mohammed ("l'Acquario di Allah").

La penisola del Sinai è divisa in più territori con tanto di dogane tant’è vero che dal nostro Hotel al parco (circa un’ora di viaggio) ci sono stati ben tre posti di blocco con relativi controlli.

L’ingresso al parco è suggestivo, delimitato da enormi blocchi di pietra. Il parco è inoltre una riserva naturale di terra, bello e offre dei bellissimi panorami sul Golfo di Aqaba.
Arriviamo ad una caletta veramente deliziosa (spiaggia blu) dove oltre a fare il bagno in un mare da sogno abbiamo fatto snorkeling (la barriera corallina è così vicina alla spiaggia che è praticabile anche da chi non è un esperto nuotatore, forse un po’ troppa gente).

Abbiamo costeggiato per oltre 500 metri la barriera corallina immersi in un mare (non si vedeva il fondo) di un colore splendidamente azzurro e con tantissimi coloratissimi e variegati pesci (eccezionale).

Poi siamo andati a vedere il canale delle mangrovie (discreto) dove abbiamo osservato i gamberi rosa che lì vivono e subito dopo il " Lago Magico" (molto bello), dove in pieno deserto, abbiamo fatto il bagno in questo lago salato (era facilissimo stare a galla vista l’alta concentrazione di sale).
Rientriamo in albergo nel pomeriggio inoltrato

Giovedì 2 luglio - Sharm el Sheik

Giornata interamente dedicata al mare, al sole e allo snorkeling davanti l’hotel.
Per la sera il gruppo degli animatori ha organizzato la classica “cena nel deserto”.
Classicamente turistica, ma siamo voluti andare…
Raggiungiamo con due pullman (scortati tra l’altro da una camionetta di poliziotti) una radura nel deserto a ridosso di una montagna di roccia dove troviamo ad attenderci diverse tende attrezzate, e subito inizia la festa.
E’ stato comunque bello passare alcune ore notturne nel deserto, fumare il narghilè, ballare e assaggiare il cibo beduino (!?).

In più i nostri accompagnatori ci hanno offerto uno spettacolo niente male: la danza del fuoco, più di mezz'ora di performance con tante coreografie fatte con torce accese su per le rocce (turistico sì, ma bello).

Venerdì 3 luglio - Sharm el Sheik

Altra mattinata dedicata a questo favoloso mare.

Nel pomeriggio decidiamo insieme ai nostri amici calabresi di andare a vedere Naama Bay. Prendiamo il minibus (gratis) e raggiungiamo il paese.
Sembra di essere a Rimini: grande concentrazione di alberghi, numerosi locali di ritrovo (tanti bar all’aperto) e tanti negozi (papiri, essenze, spezie, ecc.), il mare però è bello. Passeggiamo per le strade di questo paese sorto dal nulla esclusivamente per turismo.
A sera decidiamo di andare a mangiare (avevamo già prenotato) a Sharm el Sheik, prendiamo un taxi e tutte e cinque raggiungiamo il ristorante al centro del paese.

Dopo cena (ottima a base di pesce) bighelloniamo un po’ per la cittadina che conserva il fascino delle tradizioni grazie anche al minor sviluppo turistico per poi riprendere un taxi che ci riporta al nostro albergo

Sabato 4 lugio - Sharm el Sheik - Roma

Io e Antonietta ci svegliamo prima dell’alba perché ci eravamo ripromessi di fotografare l’alba (spettacolare vedere sorgere il sole da sopra l’isola di Tiran).

Mattina al mare, ultimi bagni nel mar dei caraibi, pranzo e nel primissimo pomeriggio trasferimento all’aeroporto di Sharm, imbarco decollo e dopo aver sorvolato il canale di Suez (bellissima vista dall’alto), sorvolato Napoli e il Vesuvio, arriviamo a Roma alle 19.00.

 

veduta albergo

una delle piscine

il giardino

la spiaggia

il bagnino

pesce farfalla

pesce leone

murena

pesce pappagallo

deserto1

deserto2

deserto3

deserto6

ingresso Ras Mohammed

le mangrovie

cena1

cena2

cena3

naamabay

alba1

alba2

Riflessioni: Sharm non è certamente l'Egitto. La punta della penisola del Sinai è sfruttata esclusivamente per turismo, tant’è vero che nonostante i tantissimi lavoratori (quasi tutti maschi) la popolazione del luogo è composta da una minima parte. La quasi totalità è pendolare, proveniente dalle zone limitrofe al Cairo, e passano dei lunghi periodi di lavoro e alcune settimane di riposo presso le rispettive famiglie.
Ma nonostante non sia Egitto... non sia Africa, nonostante sia quasi totalmente turistico vale la pena andarci sia per la bellezza del mare che per la bellezza del deserto.
Forse ci torneremo, se non altro per riposarci ancora!!!

 

 

 
 
 
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