Giovedì 19 marzo
- Roma - Katowice -
Cracovia |
Il volo era previsto con
partenza da Ciampino alle
ore 20.30 ma causa sciopero
controllori di volo in
Francia partiamo da
Fiumicino a mezzanotte e 40.
Arriviamo alle 2.30 e
troviamo il nostro autista
(gentilissimo) che ci
aspettava. Troviamo anche la
neve e un freddo niente
male. Finalmente alle 4
arriviamo a destinazione
(nonostante l’inconveniente,
il ritardo non ha influito
sul nostro programma, ci
abbiamo rimesso solo qualche
ora di sonno).
Venerdì 20 marzo
- Cracovia |
Alle 9 siamo pronti per
visitare la città.
Fa freddo e minaccia neve.
Facciamo il cambio che
risulta molto favorevole (in
media durante il nostro
soggiorno 1 € corrispondeva
a 4,5 Złoty).
Nell’office dell’albergo con
Thomas ci mettiamo d’accordo
per prenotare lo stesso
minivan del trasfer per
sabato e domenica, quindi
alla modica cifra di 1550
Złoty, praticamente 40 € a
testa, abbiamo a
disposizione la macchina per
portarci a Częstochowa– non
era prevista, ma vista
l’occasione… -, ad
Auschwitz-Birkenau, alla
miniera di sale (compreso
biglietto di entrata) e a
tutto quello che ci veniva
in mente durante i tragitti.
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L'atmosfera della città è
magica ed il centro si gira
a piedi. Iniziamo ammirando
la porta di Florianska,
dedicata a San Floriano, con
il suo Barbacane. La porta è
l'unica rimasta ancora in
piedi, tra le tante che si
aprivano nella cinta muraria
medievale della città.
Percorriamo via (ulica)
Floriańska ovvero la strada
reale (la via principale del
centro storico, interamente
pedonale) e arriviamo alla
Piazza Centrale, o Piazza
del Mercato. Si dice che sia
la piazza medievale più
grande d'Europa. E' il cuore
pulsante della città.
Entriamo in un Bar per la
colazione (buono il caffè e
ottimi i dolci).
Al centro della piazza,
sorge l'antico Mercato dei
Tessuti (Sukiennice), un
bell'edificio nel cui piano
terra ci sono bancarelle di
souvenirs (rimandiamo lo
shopping al sabato sera
visto che sono aperti sempre
fino alle 20.00). Ci sono
anche altre bancarelle, tra
cui fiori e cibo, in tutta
la piazza.
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Nella piazza fanno bella
mostra di se anche la Torre
del Municipio (alta 70 metri
e con una leggera
inclinazione di 55
centimetri), in posizione
obliqua la bellissima chiesa
gotica di S. Maria, con i
due caratteristici campanili
di differente altezza (allo
scoccare di ogni ora, da
tutte e quattro le finestre
del campanile della chiesa,
un trombettiere suona l'heinal
- la chiamata a raccolta -
rievocando l'evento storico
in cui la sentinella posta a
guardia della città,
avvisando con la tromba
dell'arrivo dell'invasione
tartara, venne trafitta da
una freccia alla gola,
interrompendo bruscamente il
suo segnale) e la Chiesa di
San Adalberto una delle più
antiche dell’Europa centrale
nel cui interno si trova il
museo della Piazza del
Mercato.
Poi percorriamo via Grodzka e via Kanonicza,
ricche di edifici storici
risalenti al XIV e XV secolo
e arriviamo alla collina di
Wawel (alta 228 metri sulla
riva settentrionale del
fiume Vistola) con il suo
Castello che per secoli è
stato un punto chiave per il
regno polacco.
L'accesso al castello è in
parte gratuito in parte a
pagamento. Nel complesso del
castello oltre al Palazzo
Reale c’è la Basilica dei
Santi Stanislao e Venceslao
che è anche la Cattedrale di
Cracovia (veramente bella).
Qui si trovano sepolti i più
importanti regnanti polacchi
e inoltre, conserva le
reliquie di San Stanislao e
l'imponente campana di
Sigismondo, risalente al
1520, che viene suonata in
occasioni speciali come
l'elezione di un papa.
Finita la visita al
castello, tralasciamo “la
grotta del drago” che è a
pagamento e molto turistica
(il drago del Wawel è il
simbolo della città, si
trova su tutti i
souvenir...), e ci
incamminiamo verso il
quartiere ebraico (Kazimierz).
Assaliti dalla fame ci
fermiamo a mangiare un kebab
(buono e abbondante) e a
bere una birra (ottima), poi
iniziamo la visita del
quartiere che tra l’altro è
stato la location dove
Spielberg ha girato Schindler's list.
Passeggiamo lungo le sue
caratteristiche strade
vedendo diverse sinagoghe e
arrivando fino alla Vistola.
Nel nostro girovagare ogni
tanto entravamo nel Planty
(il parco che si snoda per
il vecchio tracciato delle
mura, circondando tutta la
città vecchia).
Il freddo si fa sentire e
inizia a nevicare con grandi
fiocchi.
Rifacciamo il percorso
inverso, tornando verso
l’albergo e sostando spesso
e volentieri in vari negozi.
A sera in un’atmosfera da
favola con la neve che
scende raggiungiamo il
nostro albergo.
Per cena siamo andati in un
ristorante consigliatoci da
Thomas nella parallela di
via Floriańska dove per 10 €
abbiamo mangiato bene e
abbondantemente. Alcuni di
noi hanno assaggiato il
piatto tipico i “pierogi”
(tortelloni di pasta
riempiti con carne - io - o
verdure), veramente buoni.
A fine sera passeggiata per
la strada reale e rimaniamo
colpiti dall’animosità che
vediamo, tantissima gente in
giro e soprattutto giovani
(a Cracovia ci sono 170.000
studenti) che passano da un
locale all’altro fino a
notte inoltrata.
Sabato 21 marzo
- Częstochowa -
Aswitz - Birkenau |
Ore 8.30, si parte
destinazione Częstochowa
(circa 150 Km). Durante il
tragitto il nostro autista
lascia l’autostrada e si
inoltra in un bosco.
Ci guardiamo perplessi ma
con nostro stupore e
soddisfazione scopriamo che,
viste le domande di
Valentina su alcuni castelli
che aveva visto sulla guida,
l’autista ci porta
all’interno del Parco di
Ojców, il più piccolo dei
parchi nazionali polacchi.
Ci troviamo immersi in
boschi innevati e in
un’atmosfera da favola. Ci
fermiamo presso un castello
immerso nella neve
(spettacolare), poi vediamo
la famosa Clava di Ercole
(una roccia modellata
appunto come una clava) una
chiesa costruita sul fiume e
altri castelli tra cui il
castello reale di Pieskowa
Skała. Giriamo per circa 2
ore all’interno del parco,
veramente bello!
Nella tarda mattinata
arriviamo al Santuario di
Jasna Gora di Częstochowa
dove è conservata l’immagine
della Madonna Nera con il
Bambino. La cosa che ci
impressiona di più è la
miriade di giovani (età
media 20 anni) che affolla
il Santuario.
Grazie a Clara e Valentina
conosciamo Suor Teresita
(una suora polacca che parla
benissimo italiano) che si
offre di farci da guida: ci
spiega tutto sul Santuario e
sulla sua storia, ci porta a
vedere da vicinissimo
(passando da dove non si
poteva) il quadro della
Madonna col Bambino ed
infine ci porta al museo
(facendoci fare di nascosto
la foto al “vestito di
ambra” – lo cambiano ogni 6
mesi, questo è il
penultimo).
Senza di Lei avremmo visto
molto poco tanta era la
gente (figuriamoci la
domenica).
Lasciata Częstochowa
arriviamo nel pomeriggio a
Oświęcim (in tedesco
Auschwitz) che si trova a
circa 60 chilometri ad ovest
di Cracovia.
E adesso ci facciamo del
male... iniziamo la visita
del Campo di concentramento
di Auschwitz-Birkenau.
Si tratta in realtà di due
campi di concentramento
vicini.
Entriamo in quello di
Auschwitz dal famigerato
cancello con la scritta “il
lavoro rende libero” e ci
troviamo a visitare in
assoluto silenzio, provando
vergogna e rancore, i vari
blocchi (il n. 4 dedicato
allo sterminio, il 5 al
saccheggio, il 6 alla vita
dei prigionieri, il 7 alle
condizioni igienico
sanitarie e l’11 chiamato
blocco della morte) in cui
vediamo cose allucinanti
come le stanze piene di
scarpe, di capelli, di
valigie, di vestitini di
bambini… per non parlare dei
forni.
Non ci basta, a 3 Km di
distanza c’è il campo
Auschwitz II noto come
Birkenau.
Lì sono rimaste alcune
baracche, i reticolati, le
torrette di guardia ed il
famoso ingresso con rotaia
reso famoso dalla scena del
treno che entra nel campo
del film Schindler's list.
Birkenau (grande almeno 4
volte Auschwitz) da proprio
l’idea di un campo di
concentramento, immerso
com’è nella piatta campagna
polacca.
Torniamo a Cracovia
lasciando questi luoghi con
tanta tristezza nell’animo.
Serata dedicata allo
shopping diviso tra l'antico
Mercato dei Tessuti e la via
reale.
Cena all’ormai “nostro”
ristorante e passeggiata
finale nonostante il freddo
pungente.
Domenica 22 marzo
- Wieliczka -
Cracovia - Roma |
Ultimo giorno in Polonia.
Alle 9.20 carichiamo i
bagagli nel minivan e
partiamo per Wieliczka (10
km a nord-est di Cracovia)
per vistare una delle più
antiche miniere di sale
ancora operative al mondo,
patrimonio mondiale
dell'umanità UNESCO.
Le visite sono possibili
solo con la guida (c’è anche
in italiano) ed il percorso
“obbligato” dura oltre 2
ore.
L’itinerario turistico copre
una piccola parte della
miniera: all’inizio si
scende fino al I livello, a
64 m di profondità, per
raggiungere alla fine il III
livello, a 135 m di
profondità, passando per 22
grotte collegate da ca. 2 km
di gallerie. All’interno ci
sono statue di figure
storiche, mitiche e di
minatori tutte scolpite
direttamente nel sale.
La miniera presenta anche
stanze decorate, cappelle e
laghi sotterranei. Notevole
la Cappella di Santa Kinga
(profondità 91,6 m in alto e
101,4 in basso) all’interno
della quale vengono
celebrati anche matrimoni.
Finita la visita mangiamo in
un ristorante vicino (bello
e ottime bistecche a poco
prezzo).
Prima di tornare a Katowice,
il nostro autista ci porta a
fare un altro giro per
Cracovia.
Ci fermiamo davanti a ciò
che resta della fabbrica di
Schindler, al momento chiusa
ma da settembre 2009
diventerà un museo (ci
aspettavamo qualcosa di
più), poi passiamo per la
piazza del Ghetto (Plaza
Zgody), ovviamente rimessa a
nuovo, che presenta una
serie di grandi
sedie-monumento in ricordo
delle tante persone che
lasciarono le loro case
portando con sé sedie di
legno e oggetti cari
abbandonati poi nello spazio
ampio della piazza.
Dopo un giro panoramico
sulla Vistola (con veduta
sul castello di Wawel),
lasciamo Cracovia direzione
aeroporto di Katowice dove
arriviamo poco dopo le
16.00.
Questa volta volo regolare e
arrivo a Roma in perfetto
orario alle 20.00.
Fine di
un bel viaggio.
Nonostante il freddo siamo
stati benissimo, abbiamo
visitato luoghi
affascinanti, suggestivi e
anche angoscianti.
Il gruppo è stato veramente
un “gruppo”.
Un ringraziamento
particolare a Valentina la
nostra “interprete”
ufficiale. |