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.:: (2011) - Amsterdam

     

La capitale delle biciclette e dei canali

stemma città di Amsterdam

 

Questa volta, anche se a noi non piace,  si parte  in gruppo (20 persone) ma, visto che siamo stati invitati dai nostri amici Giusy e Giancarlo a partecipare al viaggio di 3 giorni ad Amsterdam organizzato dalla loro associazione culturale “Pantheon”, abbiamo accettato di buon grado.

Volo a/r, Hotel x 2 notti, 2 cene e guida italiana al costo di 355 euro.

Domenica 30 ottobre - Roma - Amsterdam

Alle 7 del mattino ci ritroviamo al terminal 2 di Fiumicino per il check-in bagagli, poi ci imbarchiamo e partiamo alle ore 8,20 con Easy Jet alla volta della “Venezia del nord Europa” dove arriviamo (all’aeroporto di Shiphol) dopo 2 ore di volo.

Con un comodissimo treno e venti minuti di percorrenza raggiungiamo la Centraal Station di Amsterdam, per fortuna anche se è coperto, non piove.

Poi  dopo due fermate di metro siamo all’Hotel Ibis Amsterdam City Stopera di via Valkenburgersrtaat 68 (buono).

Ci sistemiamo nelle stanze, piccolo snack per tutti e poi conosciuta la nostra guida Silvia (una ragazza italiana di Verona che vive qui) siamo pronti per visitare la città.

Prima cosa che ci salta all’occhio è la moltitudine di biciclette (600.000 circa) e di piste ciclabili, su tutte le strade e piazze. Infatti la prima raccomandazione di Silvia è stata: attenzione alle biciclette, hanno la precedenza anche sui pedoni.   

L’hotel si trova vicino a Waterlooplein, il quartiere ebraico della città prima della II guerra mondiale e quindi iniziamo a visitare la città dalla chiesa di Mosè e Aronne (non si tengono più funzioni religiose ma mostre ed attività socio-culturali), Waterloo Square (attualmente sede del mercatino delle pulci che ci riproponiamo di vedere in seguito) per poi andare alla Stopera (Stadthuis e Opera), cioè Municipio e Teatro dell’Opera:  enorme complesso moderno che occupa gran parte di Waterlooplein composto da mattoni rossi che si affaccia a semicerchio sul fiume Amstel.

All’interno Silvia ci fa notare la NAP (Normaal, Amsterdams Peil), la scala di controllo del livello dei canali, accettata come unità di misura in molti paese europei con accanto tre grandi cilindri in vetro pieni d’acqua il cui livello indica l’altezza del mare in varie località.

Poi attraversiamo il fiume Amstel percorrendo il monumentale “ponte blu” (Blauwbrug) dal quale, guardando verso sud, ammiriamo il celebre Magere Brug (il ponte magro), ponte doppio di legno bianco.

Raggiungiamo Rembrandtplein, piazza dedicata a Rembrant (c’è anche una sua statua di bronzo) piena di caffè all'aperto i cui tavoli, nonostante il tempo, sono quasi tutti pieni.

Proseguiamo fino ad arrivare al celebre mercato dei fiori, situato sul canale Singel, che attraversiamo velocemente (ci siamo ripromessi di ammirarlo con calma l’ultimo giorno) ma nonostante la velocità siamo stati colpiti dalle miriadi di piante, semi, colori e profumi… tutto molto bello!

Continuiamo la visita della città passando per piazza Spui e per Spuistraat da cui accediamo da una porticina dedicata a Sant'Orsola al Begijnhof, un ampio cortile quadrangolare affiancato da castagni e circondato da 47 edifici del XIV secolo, tutte restaurate attentamente, con i loro mattoni cotti e scuri. Il luogo, come suggerisce il nome, è un ex-beghinaggio, fondato nel 1346 da una confraternita di beghine, che non avevano preso i voti, ma dedicavano la propria vita all’assistenza di malati ed anziani.

Oggi è invece abitato per lo più da signore anziane con poche disponibilità economiche e da studenti, attratti dalle favorevoli condizioni dei canoni d’affitto.

Questo posto si può definire un piccolo villaggio dove quasi non arriva il rumore della città anche se è a due passi. Visitiamo la sua incantevole chiesetta e subito dopo, uscendo dal Begijnhof ci rituffiamo nell’isola pedonale.

Tra l'altro Silvia ci fa notare la particolarità delle facciate degli edifici che sono inclinate verso la strada affinché nel portare su i mobili con le carrucole, questi ultimi non sbattano sulle facciate stesse.

Raggiungere piazza Dam, il cuore di Amsterdam. La piazza è una delle più importanti di tutti i Paesi bassi, è divisa in due dal traffico d’auto e tram che collegano la stazione centrale al resto della città.

Da un lato della piazza si trova il Palazzo Reale (residenza della Regina quando si trova in citta’), la Nieuwe Kerk (“Chiesa Nuova”, edificio gotico che ospita numerose mostre d’arte) e il museo delle cere Madame Tussauds. Dall’altro lato della piazza si trova il famoso Monumento Nazionale dei Caduti, il centro commerciale De Bijenkorf e il Grand Hotel Krasnapolsky, uno degli hotel piu’ lussuosi di Amsterdam.

Oziamo qualche minuto ad ammirare la piazza e le carrozze con cavalli adibite al trasporto dei turisti e poi ci incamminiamo sulla Damrak, la strada che collega piazza Dam alla stazione centrale, ricca di negozi di souvenir, hotel e ristoranti.

Da notare che anche qui è arrivata la crisi economica… ci imbattiamo infatti in un presidio di “indignatos”.

Arrivati nei pressi della stazione centrale al tramonto del sole, Silvia ci consiglia di fare una gita sui canali con il battello.

Presi i biglietti ci diamo appuntamento dopo un’ora e partiamo alla scoperta di Amsterdam vista dai canali.

La gita è veramente affascinante in quanto, oltre ad ammirare varie costruzioni tra le quali il famoso “Nemo” (centro scientifico progettato da Renzo Piano), le famose house boat (case galleggianti - una delle caratteristiche particolari dei canali di Amsterdam, ci vivono hippies, eremiti, tipi stravaganti ed ex-naviganti delle vie fluviali e persino i principi) è bello passare sotto i ponti illuminati e ammirare gli interni delle case vetrina, perfette e curate per poter essere osservate senza tende; sì perché ad Amsterdam è un vanto farsi vedere attraverso i finestroni all'interno delle case!

Terminata la gita in battello, Silvia ci accompagna al vicino e famoso quartiere a luci rosse.

Il Red Light District (o ‘Rossebuurt’ come viene chiamato dalla gente locale), il nome prende origine dalle luci al neon delle vetrine dove le prostitute posano in attesa dei clienti (vietato scattare fotografie alle ragazze in vetrina e attenzione ai borseggiatori).

L’area ha un fascino particolare, con gli antichi edifici che si specchiano sui canali, le case di appuntamento, i locali di spogliarello e lap-dance, i gay bar, i cinema, i negozi di video hardcore, i sex-shop, per arrivare fino ai musei: una vera e propria ‘Disneyland del sesso’ sempre affollata di turisti.

Oramai tardissimo ci dirigiamo verso il ristorante "Het Fornuis" in Utrechtsestraat 33 nelle  vicinanze di Rembrandtplein dove ci viene servita (da belle cameriere in costume tipico) un’ottima cena a base di carne.

Ristorante da consigliare vivamente.
Subito dopo, salutata Silvia, stanchissimi rientriamo in albergo.

Lunedì 31 ottobre - Amsterdam - Haarlem

Mattina dedicata alla visita del museo di Van Gogh che apre alle 10.00, per cui dopo colazione raggiungiamo la stazione centrale e li prendiamo il tram n. 5 che ci porta direttamente al museo situato in Piazza Museumplein (l’entrata è in Paulus Potterstraat 7).

Fila impressionante, ma noi avendo prenotato la visita on-line dall’Italia, a fatica, siamo riusciti ad entrare quasi subito.
Il Vangoghmuseum, costruito nel 1973, è uno dei principali musei della città, e in nessun altro museo è possibile ammirare così tanti dipinti di Vincent Van Gogh. La visita al suo interno è facilitata da un percorso organizzato su più piani che permette di seguire l'evoluzione dei lavori dell’artista attraverso le diverse fasi della sua vita e paragonarli a quelli di altri artisti del suo secolo.

La visita è stata veramente una bella esperienza.

Noi che non siamo degli esperti in materia, siamo rimasti colpiti oltre dalle famosissime tele come “i girasoli” o “l’autoritratto” ma anche da pitture meno famose, peccato che, come in quasi tutti i musei, è vietato fare fotografie e filmati.

Conclusione non si può andare ad Amsterdam senza visitare questo museo.

Dopo tre ore circa usciamo dal museo e ci fermiamo in Piazza Museumplein, molto bella, ricca di verde con un grande prato, panchine e sede della grande fontana alla cui estremità c’è la famosa scritta "I amsterdam" dove le foto ricordo sono praticamente tappa fissa per ogni turista.

Facciamo un piccolo spuntino sui tavolini dei chioschi della piazza, godendoci anche un po’ di sole.
Subito dopo ritorniamo alla Centraal da dove prendiamo il treno che ci porta in venti minuti ad Haarlem  una delle città (ex borgo fortificato) più antiche di tutta l'Olanda situata quattro metri sotto il livello del mare.

A differenza di Amsterdam che è la città del divertimento per eccellenza, Haarlem è anni luce distante dall'atmosfera della vicina metropoli ed offre quiete e storia e con  il più antico museo olandese, il Teylers Museum, dedicato alle scienze e alle arti. Arrivati in stazione abbiamo trovato ad aspettarci un ragazzo italiano che ci ha fatto da guida per la cittadina. Dopo aver ammirato la stazione ferroviaria ci siamo incamminati per le belle vie del centro, e anche qui tutte finestre senza tende che permettono di vedere i bei interni delle case.

Tra l’altro si vede che siamo in Olanda, abbiamo visto alcune biciclette con culle incorporate veramente carine.

Subito dopo la guida ci ha portato a vedere alcune begijnoff.

Dopo la terza visita abbiamo detto basta e ci siamo dedicati alla visita della città che è veramente carina.

Abbiamo visto finalmente un mulino a vento funzionante, passeggiato lungo i canali ammirando gli edifici (tra cui i due gemelli) e visto la città vecchia che ha come centro tradizionale La Grote Mark (la piazza principale) sede anche dell'antico grande mercato. La piazza è circondata da edifici con al centro la statua di Laurens Jaszoon (1370-1440) cui gli olandesi attribuiscono l'invenzione della stampa prima di Gutemberg.

Tra gli edifici che si affacciano sulla piazza c’è la Grote Kerk, una chiesa del XIV, famosa per il suo organo del XVI secolo, all’interna della quale si svolgono numerosi concerti.

Di fronte alla chiesa si trova il Vleeshal, un tempo adibito al mercato delle carni e oggi centro artistico denominato De Hallen. Dal lato opposto sorge il bel Palazzo Municipale.

Piccola sosta rilassante seduti su di un tavolino nella piazza e poi abbiamo visitato (con mio gaudio) un’antica birreria.

Poi ripreso il treno, siamo rientrati ad Amsterdam per la cena programmata presso il ristorante indonesiano, il "SOENDA KELAPA" in Utrechtsestraat 89, assolutamente da sconsigliare, ci siamo alzati con più fame di prima.

Martedì 1 novembre - Amsterdam - Roma

Sveglia presto e smarcatici dal gruppo ci siamo diretti subito a visitare il quartiere Jordaan situato a ovest della stazione,  delimitato a nord dal Brouwsergracht (il canale dei Birrai), a sud dal Leidsegracht, a est dal Prinsengracht a ovest dal Lijnbaansgracht (canali che abbiamo visto anche con il battello). E’ uno dei quartieri più caratteristici e allegri della città, con abitazioni di massimo 3 piani, fitte fitte, attraversate da mille piccole strade e ponti.

Nel quartiere e precisamente in Prinsengracht 263 si trova la casa di Anna Frank (ora museo).

Dopo torniamo a vedere il Bloemenmarkt l’unico mercato “galleggiante” dei fiori al mondo infatti tutta la merce è esposta su barconi galleggianti e ce se accorge solo se si guarda dall’altra sponda del canale.
I commercianti vendono tutto l’anno diverse varietà di fiori e di bulbi di tulipano nei più svariati colori (persino il nero!).

Bello il negozio che offre tutto sul Natale!

Piccola sosta in Rembrandtplein e poi visitiamo il Waterlooplein markt il famoso mercatino delle pulci di Amsterdam! Ci si può veramente trovare di tutto dai CD alle attrezzature elettroniche ai mobili o vestiti di seconda mano e mercanzie varie. Abbiamo fatto anche acquisti.

Rientriamo in albergo, ritiriamo i bagagli, raggiungiamo l’aeroporto dove alle 18.05 con volo Easyjet 4998, partiamo per Roma dove arriviamo puntuali alle 20.30.

 

Riflessioni:

 

Amsterdam definita la Venezia del Nord per il suo sistema di canali, non è solo vetrine sexy, fumosi coffee shop e frenetica vita notturna. E' invece la città delle bici su cui sfrecciare veloci, la città delle molteplici attività culturali con i suoi musei (Van Gogh Museum, Rijksmuseum, casa di Anna Frank, solo per citarne alcuni) e delle architetture antiche e moderne. Insomma è una delle città più belle d’Europa.

 

 

 
 
 
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