Domenica 30
ottobre - Roma -
Amsterdam |
Alle 7 del mattino ci
ritroviamo al terminal 2 di
Fiumicino per il check-in
bagagli, poi ci imbarchiamo
e partiamo alle ore 8,20 con
Easy Jet alla volta della
“Venezia del nord Europa”
dove arriviamo
(all’aeroporto di Shiphol)
dopo 2 ore di volo.
Con un comodissimo treno e
venti minuti di percorrenza
raggiungiamo la Centraal
Station di Amsterdam, per
fortuna anche se è coperto,
non piove.
Poi dopo due fermate di
metro siamo all’Hotel Ibis
Amsterdam City Stopera di
via Valkenburgersrtaat 68
(buono).
Ci sistemiamo nelle stanze,
piccolo snack per tutti e
poi conosciuta la nostra
guida Silvia (una ragazza
italiana di Verona che vive
qui) siamo pronti per
visitare la città.
Prima cosa che ci salta
all’occhio è la moltitudine
di biciclette (600.000
circa) e di piste ciclabili,
su tutte le strade e piazze.
Infatti la prima
raccomandazione di Silvia è
stata: attenzione alle
biciclette, hanno la
precedenza anche sui pedoni.
L’hotel si trova vicino a
Waterlooplein, il quartiere
ebraico della città prima
della II guerra mondiale e
quindi iniziamo a visitare
la città dalla chiesa di
Mosè e Aronne (non si
tengono più funzioni
religiose ma mostre ed
attività socio-culturali),
Waterloo Square (attualmente
sede del mercatino delle
pulci che ci riproponiamo di
vedere in seguito) per poi
andare alla Stopera (Stadthuis
e Opera), cioè Municipio e
Teatro dell’Opera: enorme
complesso moderno che occupa
gran parte di Waterlooplein
composto da mattoni rossi
che si affaccia a
semicerchio sul fiume Amstel.
All’interno Silvia ci fa
notare la NAP (Normaal,
Amsterdams Peil), la scala
di controllo del livello dei
canali, accettata come unità
di misura in molti paese
europei con accanto tre
grandi cilindri in vetro
pieni d’acqua il cui livello
indica l’altezza del mare in
varie località.
Poi attraversiamo il fiume
Amstel percorrendo il
monumentale “ponte blu” (Blauwbrug)
dal quale, guardando verso
sud, ammiriamo il celebre
Magere Brug (il ponte
magro), ponte doppio di
legno bianco.
Raggiungiamo Rembrandtplein,
piazza dedicata a Rembrant
(c’è anche una sua statua di
bronzo) piena di caffè
all'aperto i cui tavoli,
nonostante il tempo, sono
quasi tutti pieni.
Proseguiamo fino ad arrivare
al celebre mercato dei fiori,
situato sul canale Singel,
che attraversiamo
velocemente (ci siamo
ripromessi di ammirarlo con
calma l’ultimo giorno) ma
nonostante la velocità siamo
stati colpiti dalle miriadi
di piante, semi, colori e
profumi… tutto molto bello!
Continuiamo la visita della
città passando per piazza
Spui e per Spuistraat da cui
accediamo da una porticina
dedicata a Sant'Orsola al
Begijnhof, un ampio cortile
quadrangolare affiancato da
castagni e circondato da 47
edifici del XIV secolo,
tutte restaurate
attentamente, con i loro
mattoni cotti e scuri. Il
luogo, come suggerisce il
nome, è un ex-beghinaggio,
fondato nel 1346 da una
confraternita di beghine,
che non avevano preso i
voti, ma dedicavano la
propria vita all’assistenza
di malati ed anziani.
Oggi è invece abitato per lo
più da signore anziane con
poche disponibilità
economiche e da studenti,
attratti dalle favorevoli
condizioni dei canoni
d’affitto.
Questo posto si può definire
un piccolo villaggio dove
quasi non arriva il rumore
della città anche se è a due
passi. Visitiamo la sua
incantevole chiesetta e
subito dopo, uscendo dal
Begijnhof ci rituffiamo
nell’isola pedonale.
Tra l'altro Silvia ci fa
notare la particolarità
delle facciate degli edifici
che sono inclinate verso la
strada affinché nel portare
su i mobili con le
carrucole, questi ultimi non
sbattano sulle facciate
stesse.
Raggiungere piazza Dam, il
cuore di Amsterdam. La
piazza è una delle più
importanti di tutti i Paesi
bassi, è divisa in due dal
traffico d’auto e tram che
collegano la stazione
centrale al resto della
città.
Da un lato della piazza si
trova il Palazzo Reale
(residenza della Regina
quando si trova in citta’),
la Nieuwe Kerk (“Chiesa
Nuova”, edificio gotico che
ospita numerose mostre
d’arte) e il museo delle
cere Madame Tussauds.
Dall’altro lato della piazza
si trova il famoso Monumento
Nazionale dei Caduti, il
centro commerciale De
Bijenkorf e il Grand Hotel
Krasnapolsky, uno degli
hotel piu’ lussuosi di
Amsterdam.
Oziamo qualche minuto ad
ammirare la piazza e le
carrozze con cavalli adibite
al trasporto dei turisti e
poi ci incamminiamo sulla
Damrak, la strada che
collega piazza Dam alla
stazione centrale, ricca di
negozi di souvenir, hotel e
ristoranti.
Da notare che anche qui è
arrivata la crisi economica…
ci imbattiamo infatti in un
presidio di “indignatos”.
Arrivati nei pressi della
stazione centrale al
tramonto del sole, Silvia ci
consiglia di fare una gita
sui canali con il battello.
Presi i biglietti ci diamo
appuntamento dopo un’ora e
partiamo alla scoperta di
Amsterdam vista dai canali.
La gita è veramente
affascinante in quanto,
oltre ad ammirare varie
costruzioni tra le quali il
famoso “Nemo” (centro
scientifico progettato da
Renzo Piano), le famose
house boat (case
galleggianti - una delle
caratteristiche particolari
dei canali di Amsterdam, ci
vivono hippies, eremiti,
tipi stravaganti ed
ex-naviganti delle vie
fluviali e persino i
principi) è bello passare
sotto i ponti illuminati e
ammirare gli interni delle
case vetrina, perfette e
curate per poter essere
osservate senza tende; sì
perché ad Amsterdam è un
vanto farsi vedere
attraverso i finestroni
all'interno delle case!
Terminata la gita in
battello, Silvia ci
accompagna al vicino e
famoso quartiere a luci
rosse.
Il Red Light District (o
‘Rossebuurt’ come viene
chiamato dalla gente
locale), il nome prende
origine dalle luci al neon
delle vetrine dove le
prostitute posano in attesa
dei clienti (vietato
scattare fotografie alle
ragazze in vetrina e
attenzione ai
borseggiatori).
L’area ha un fascino
particolare, con gli antichi
edifici che si specchiano
sui canali, le case di
appuntamento, i locali di
spogliarello e lap-dance, i
gay bar, i cinema, i negozi
di video hardcore, i
sex-shop, per arrivare fino
ai musei: una vera e propria
‘Disneyland del sesso’
sempre affollata di turisti.
Oramai tardissimo ci
dirigiamo verso il
ristorante "Het Fornuis"
in Utrechtsestraat 33 nelle vicinanze di Rembrandtplein dove ci viene
servita (da belle cameriere in
costume tipico) un’ottima
cena a base di carne.
Ristorante da consigliare
vivamente.
Subito dopo, salutata
Silvia, stanchissimi
rientriamo in albergo.
Lunedì 31 ottobre
- Amsterdam -
Haarlem |
Mattina dedicata alla visita
del museo di Van Gogh che
apre alle 10.00, per cui
dopo colazione raggiungiamo
la stazione centrale e li
prendiamo il tram n. 5 che
ci porta direttamente al
museo situato in Piazza
Museumplein (l’entrata è in
Paulus Potterstraat 7).
Fila impressionante, ma noi
avendo prenotato la visita
on-line dall’Italia, a
fatica, siamo riusciti ad
entrare quasi subito.
Il Vangoghmuseum, costruito
nel 1973, è uno dei
principali musei della
città, e in nessun altro
museo è possibile ammirare
così tanti dipinti di
Vincent Van Gogh. La visita
al suo interno è facilitata
da un percorso organizzato
su più piani che permette di
seguire l'evoluzione dei
lavori dell’artista
attraverso le diverse fasi
della sua vita e paragonarli
a quelli di altri artisti
del suo secolo.
La visita è stata veramente
una bella esperienza.
Noi che non siamo degli
esperti in materia, siamo
rimasti colpiti oltre dalle
famosissime tele come “i
girasoli” o “l’autoritratto”
ma anche da pitture meno
famose, peccato che, come in
quasi tutti i musei, è
vietato fare fotografie e
filmati.
Conclusione non si può
andare ad Amsterdam senza
visitare questo museo.
Dopo tre ore circa usciamo
dal museo e ci fermiamo in
Piazza Museumplein, molto
bella, ricca di verde con un
grande prato, panchine e
sede della grande fontana
alla cui estremità c’è la
famosa scritta "I amsterdam"
dove le foto ricordo sono
praticamente tappa fissa per
ogni turista.
Facciamo un piccolo spuntino
sui tavolini dei chioschi
della piazza, godendoci
anche un po’ di sole.
Subito dopo ritorniamo alla
Centraal da dove prendiamo
il treno che ci porta in
venti minuti ad Haarlem una
delle città (ex borgo
fortificato) più antiche di
tutta l'Olanda situata
quattro metri sotto il
livello del mare.
A differenza di Amsterdam
che è la città del
divertimento per eccellenza,
Haarlem è anni luce distante
dall'atmosfera della vicina
metropoli ed offre quiete e
storia e con il più antico
museo olandese, il Teylers
Museum, dedicato alle
scienze e alle arti.
Arrivati in stazione abbiamo
trovato ad aspettarci un
ragazzo italiano che ci ha
fatto da guida per la
cittadina. Dopo aver
ammirato la stazione
ferroviaria ci siamo
incamminati per le belle vie
del centro, e anche qui
tutte finestre senza tende
che permettono di vedere i
bei interni delle case.
Tra l’altro si vede che
siamo in Olanda, abbiamo
visto alcune biciclette con
culle incorporate veramente
carine.
Subito dopo la guida ci ha
portato a vedere alcune
begijnoff.
Dopo la terza visita abbiamo
detto basta e ci siamo
dedicati alla visita della
città che è veramente
carina.
Abbiamo visto finalmente un
mulino a vento funzionante,
passeggiato lungo i canali
ammirando gli edifici (tra
cui i due gemelli) e visto
la città vecchia che ha come
centro tradizionale La Grote
Mark (la piazza principale)
sede anche dell'antico
grande mercato. La piazza è
circondata da edifici con al
centro la statua di Laurens
Jaszoon (1370-1440) cui gli
olandesi attribuiscono
l'invenzione della stampa
prima di Gutemberg.
Tra gli edifici che si
affacciano sulla piazza c’è
la Grote Kerk, una chiesa
del XIV, famosa per il suo
organo del XVI secolo,
all’interna della quale si
svolgono numerosi concerti.
Di fronte alla chiesa si
trova il Vleeshal, un tempo
adibito al mercato delle
carni e oggi centro
artistico denominato De
Hallen. Dal lato opposto
sorge il bel Palazzo
Municipale.
Piccola sosta rilassante
seduti su di un tavolino
nella piazza e poi abbiamo
visitato (con mio gaudio)
un’antica birreria.
Poi ripreso il treno, siamo
rientrati ad Amsterdam per
la cena programmata presso
il ristorante indonesiano,
il "SOENDA KELAPA" in
Utrechtsestraat 89,
assolutamente da
sconsigliare, ci siamo
alzati con più fame di
prima.
Martedì 1
novembre -
Amsterdam - Roma |
Sveglia presto e smarcatici
dal gruppo ci siamo diretti
subito a visitare il
quartiere Jordaan situato a
ovest della stazione,
delimitato a nord dal
Brouwsergracht (il canale
dei Birrai), a sud dal
Leidsegracht, a est dal
Prinsengracht a ovest dal
Lijnbaansgracht (canali che
abbiamo visto anche con il
battello). E’ uno dei
quartieri più caratteristici
e allegri della città, con
abitazioni di massimo 3
piani, fitte fitte,
attraversate da mille
piccole strade e ponti.
Nel quartiere e precisamente
in Prinsengracht 263 si
trova la casa di Anna Frank
(ora museo).
Dopo torniamo a vedere il
Bloemenmarkt l’unico mercato
“galleggiante” dei fiori al
mondo infatti tutta la merce
è esposta su barconi
galleggianti e ce se accorge
solo se si guarda dall’altra
sponda del canale.
I commercianti vendono tutto
l’anno diverse varietà di
fiori e di bulbi di tulipano
nei più svariati colori
(persino il nero!).
Bello il negozio che offre
tutto sul Natale!
Piccola sosta in
Rembrandtplein e poi
visitiamo il Waterlooplein
markt il famoso mercatino
delle pulci di Amsterdam! Ci
si può veramente trovare di
tutto dai CD alle
attrezzature elettroniche ai
mobili o vestiti di seconda
mano e mercanzie varie.
Abbiamo fatto anche
acquisti.
Rientriamo in albergo,
ritiriamo i bagagli,
raggiungiamo l’aeroporto
dove alle 18.05 con volo
Easyjet 4998, partiamo per
Roma dove arriviamo puntuali
alle 20.30.
Riflessioni:
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